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Parroco e vice lasciano parrocchia e sacerdozio per amore a Città di Castello

A distanza di pochi mesi l’uno dall’altro don Samuele Biondini e don David Tacchini hanno lasciato la loro parrocchia e l’abito talare per amore di due donne. “Serve una riflessione seria e approfondita sul percorso formativo che porta al sacerdozio” ha commentato monsignor Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale Umbra.
A cura di Antonio Palma
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Parroco e vice parroco lasciano parrocchia e abito talare uno dopo l’atro per amore dicendo addio ai fedeli e alla chiesa, accade ancora una volta in Umbria, a Città di Castello, dove a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro don Samuele Biondini e don David Tacchini hanno chiesto e ottenuto la dispensa dagli obblighi derivanti dall’ordinazione sacerdotale dicendo addio al ruolo di parroco e vice della parrocchia di San Pio e al sacerdozio. L’annuncio ufficiale è arrivato da un amareggiato vescovo che ha parlato di motivazioni personali senza specificare altro ma, dai tanti i rumors tra i parrocchiani, pare che la scelta di entrambi sia scaturita dall’amore nei confronti di due donne conosciute nei mesi precedenti.

“Il presbiterio e tutta la comunità accolgono con sofferenza e, allo stesso tempo, con rispetto la libera decisione di David e Samuele ringraziandoli per il servizio svolto” si legge in una nota ufficiale diramata ieri dalla diocesi che aggiunge: “Preghiamo perché possano vivere serenamente la loro appartenenza ecclesiale, radicata nel Battesimo”. Se del vice parroco 40enne si sapeva già da tempo la richiesta più recente del parroco 50enne ha sconvolto un po’ tutti nella comunità.

Mons. Domenico Cancian ha comunicato che “a partire da sabato 15 maggio la guida pastorale della parrocchia di San Pio X, in Città di Castello, è affidata a padre Giuseppe Renda Ofm, guardiano del convento di San Giovanni Battista agli Zoccolanti, nominato amministratore parrocchiale”. Esprimiamo “profonda gratitudine ai sacerdoti che con gioia si donano quotidianamente e per tutta la vita nel generoso esercizio del ministero in favore del popolo di Dio. Chiediamo al Signore il dono della fedeltà a tutte le vocazioni e per i due nuovi candidati al sacerdozio, che saranno ordinati nel corso di quest'anno” ha aggiunto il vescovo.

Il caso arriva dopo le polemiche sul caso di a un altro sacerdote umbro, don Riccardo Ceccobelli, ormai ex parroco di Massa Martana che ha lasciato il sacerdozio proprio per amore verso una giovane del posto. Una serie di episodi di addio al sacerdozio così ravvicinati che ha spinto monsignor Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale Umbra, a una dura dichiarazione. “Nel pieno rispetto delle scelte personali, che generano sofferenza nei diretti interessati e nelle rispettive diocesi, serve una riflessione seria e approfondita sul percorso formativo che porta al sacerdozio” ha spiegato Monsignor Boccardo, aggiungendo: “È bene ricordare che il celibato è un orientamento ‘altro’ che si dà alla propria vita e quindi anche alla propria affettività e sessualità  e lo si può vivere in pienezza e con il cuore colmo di gioia solo rispondendo pienamente alla chiamata del Signore”.

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