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Papa vede video vincitore del Premio alla bontà e telefona a casa di due sorelline malate

Telefonata di Papa Francesco a casa di due sorelline malate di Lanciano dopo aver visto un video girato dai loro compagni di scuola e vincitore del “Premio nazionale alla bontà Sant’Antonio di Padova”
A cura di A. P.
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Come ormai sappiamo da tempo, Papa Francesco ama spesso telefonare ai fedeli che si rivolgono a lui per casi particolari. Bergoglio così ha fatto anche ieri telefonando di persona a Claudia Staniscia, mamma di Lucia e Chiara, due sorelline malate di Lanciano, in provincia di Chieti,  protagoniste di un video vincitore del "Premio nazionale alla bontà Sant'Antonio di Padova". Il filmato, girato dai compagni di classe delle due bambine infatti è giunto nei giorni scorsi nelle mani di papa Francesco, accompagnato da una lettera delle maestre, e ha impressionato il Pontefice che ha deciso di chiamare a casa delle due bimbe.

A rivelare l'accaduto la stessa mamma delle bimbe su facebook. "È con immensa gioia che vi informo che ieri, poco prima delle 17, ho ricevuto la telefonata di Papa Francesco che ha visto il video del Premio alla bontà Sant'Antonio di Padova assegnato alle classi quinta A e quinta B della primaria di Olmo di Riccio e ha letto la lettera preparata dalla maestra Angela Di Castelnuovo. Che meraviglia", ha scritto la donna. "Ciao, sono Papa Francesco, la chiamo per complimentarmi per il video, il sorriso delle sue bimbe e la forza che mostrate nell'accudirle" avrebbe detto il Papa che rispondendo alla signora che chiedeva una preghiera ha ribattuto: "Pregate voi per me".

"In un mondo dove il male sembra la via facile  per vincere, perché tu  vuoi comunque seguire  la strada giusta  anche  se più difficile?" recitava il tema del Premio e il video premiato è  stato realizzato dai compagni di classe delle bimbe per mostrare come ogni giorno loro si impegnino ad andare a casa di Lucia e Chiara per giocare e fargli compagnia. Le bimbe infatti, a causa della malattia che le costringe a letto, hanno potuto frequentare in classe solo i primi anni delle scuole elementari e non possono uscire di casa.

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