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Papa Francesco: “No agli investimenti nell’industria delle armi. Guadagnare con la morte è terribile”

Papa Bergoglio: “Guadagnare con la morte è terribile”, ma “purtroppo oggi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi”.
A cura di Davide Falcioni
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"Guadagnare con la morte è terribile", ma "purtroppo oggi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi". A lanciare l'ennesimo attacco contro gli affari dell'industria bellica, che genera profitti miliardari costruendo strumenti di morte, è stato ieri Papa Francesco, che, ancora una volta, al termine della consueta udienza generale del mercoledì, ha fatto appello affinché non si cessi di ricercare la pace.

"Preghiamo per i popoli che sono vittime della guerra – ha detto il Pontefice -. La guerra sempre è una sconfitta, sempre. Pensiamo alla martoriata Ucraina che soffre tanto. Pensiamo agli abitanti della Palestina e di Israele, che sono in guerra. Pensiamo ai Rohingya, al Myanmar, e chiediamo la pace. Chiediamo la vera pace per questi popoli e per tutto il mondo".

Quella di ieri non è stata la prima volta in cui il Papa ha lanciato un accorato appello a rifiutare la logica del riarmo. Già un mese fa, in occasione della messa di Pasqua, il pontefice aveva ammonito: "Non permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e soprattutto sui bambini. Quanta sofferenza vediamo nei loro occhi. Hanno dimenticato di sorridere. Con il loro sguardo ci chiedono: perché? Perché tanta morte? Perché tanta distruzione? La guerra è sempre un'assurdità e una sconfitta! Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino sull'Europa e sul Mediterraneo. Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori".

In precedenza, in un'intervista rilasciata alla Radio Televisione Svizzera (RSI), aveva detto: SSempre c’è qualche situazione geografica o storica che provoca una guerra… Può essere una guerra che sembra giusta per motivi pratici. Ma dietro una guerra c’è l’industria delle armi, e questo significa soldi”.

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