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Papa: “Chiesa vicino ai separati e ai coniugi in crisi”

Incontrando i partecipanti all’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia il Pontefice ha ricordato che la famiglia si fonda sul matrimonio, ma ha anche espresso vicinanza ai coniugi in crisi o già separati.
A cura di A. P.
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"Ci avviciniamo con attenzione e affetto alle famiglie in difficoltà, ai coniugi in crisi e a quelli ormai separati", lo ha dichiarato Papa Francesco oggi chiudendo l’incontro in Vaticano con i partecipanti alla XXI Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia. La nuova apertura a sorpresa nei confronti dei separati da parte del Santo Padre è arrivata al termine di un discorso sulla famiglia molto tradizionale in cui il Pontefice ha ribadito che è "fondata sul matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna e aperta alla vita" definendola addirittura "motore del mondo e della storia". "La famiglia non è la somma delle persone che la costituiscono, ma una comunità di persone. È il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana" ha spiegato il Pontefice, aggiungendo "È fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragile, più debole. Si potrebbe dire, senza esagerare, che la famiglia è il motore del mondo e della storia".

Le difficoltà servono a crescere – "L’amore sponsale e familiare rivela anche chiaramente la vocazione della persona ad amare in modo unico e per sempre, e che le prove, i sacrifici e le crisi della coppia come della stessa famiglia rappresentano dei passaggi per crescere nel bene, nella verità e nella bellezza" ha proseguito il Papa sottolineando inoltre l'importanza della cura dei bambini e degli anziani nelle famiglie  perché "ogni volta che un bambino è abbandonato e un anziano emarginato, si compie non solo un atto di ingiustizia, ma si sancisce anche il fallimento di quella società". "La comunità-famiglia chiede di essere riconosciuta come tale, tanto più oggi, quando prevale la tutela dei diritti individuali" ha esortato Bergoglio ricordando ai presenti la Carta dei Diritti della Famiglia e congedandosi "Proponiamo a tutti, con rispetto e coraggio, la bellezza del matrimonio e della famiglia, per questo, ci avviciniamo con attenzione e affetto alle famiglie in difficoltà, a quelle che sono costrette a lasciare la loro terra, che sono spezzate, che non hanno casa o lavoro o che, per tanti motivi, sono sofferenti; e ai coniugi in crisi e a quelli ormai separati. A tutti vogliamo stare vicino".

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