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Paola Piras fuori pericolo, per la donna accoltellata dall’ex ora la riabilitazione

Paola Piras è fuori pericolo e finalmente ha lasciato l’ospedale di Lanusei dove si trovava da oltre due mesi dopo essere stata colpita da ben 18 coltellate sferrate dal suo ex compagno Masih Shahid, lo stesso uomo che non ha esitato a uccidere il figlio della donna, il 19enne Mirko Farci, quando il ragazzo ha tentato di salvare la mamma.
A cura di Antonio Palma
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Dopo oltre due mesi di ricovero in ospedale a causa delle coltellate inflitte dall'ex, nelle scorse ore Paola Piras è fuori pericolo e finalmente ha lasciato l'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. Nel nosocomio in provincia di Nuoro la donna era finita la mattina dell'11 maggio scorso, quando era rimasta a terra in una pozza di sangue colpita da ben 18 coltellate sferrate dal suo ex compagno Masih Shahid, lo stesso uomo che non ha esitato a uccidere il figlio della donna, il 19enne Mirko Farci quando il ragazzo ha tentato di frapporsi tra i due per salvare la mamma. Proprio a Mirko erano andati i primi pensieri della 51enne di Tortolì quando il mese scorso si era risvegliata dal coma. Un risveglio quanto mai amaro per la donna che pochi giorni dopo ha dovuto così apprendere che l'amato figlio non c'era più, morto per salvarla dall'ennesimo femminicidio.

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Per Paola Piras il calvario però non è ancora finito in quanto ora si apre la lunga strada della riabilitazione, sia fisica che psicologica per superare quei terribili momenti vissuti ma anche la perdita così drammatica di un figlio. Secondo quanto anticipato dall'Unione Sarda, nelle scorse ore Paola Piras è stata già trasferita in ambulanza al Mater Olbia Hospital dove rimarrà ancora a lungo per la riabilitazione. Da quanto si è risvegliata dal coma , la donna ha fatto grossi passi verso la guarigione che hanno spinto i medici a dare il via libera alle dimissioni per il trasferimento in un centro riabilitativo.

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Una riabilitazione che però purtroppo dovrà essere irrimediabilmente accompagnata dai ricordi di quella mattina delll'11 maggio perché la testimonianza di Paola Piras sarà fondamentale per la condanna del suo ex, ora rinchiuso in carcere a Uta. Dopo le dimissioni, è probabile che già nei prossimi giorni i pm che stanno conducendo le indagini sull'aggressione vorranno ascoltarla  per ricostruire nei minimi dettagli il tentativo di omicidio a suoi danni e l'assassino del suo secondogenito.

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