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Marina di Massa, fa il bagno col mare agitato: muore annegato ‘Don Casimiro’, era il parroco dell’estate

Fatale a Kazimierz Klawczynski, 63enne polacco, per tutti don Casimiro, sacerdote da anni in servizio estivo a Boccasuolo di Palagano, un bagno nel mare di Marina di Massa. Era il vice cancelliere della curia di Koszalin e cappellano del santuario di Góra Chełmska, ma in estate tornava in Italia per le ferie.
A cura di Biagio Chiariello
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Tragedia per la comunità di Palagano, nel Modense. Don Kazimierz Klawczynski, per tutti don Casimiro, sacerdote da anni in servizio estivo a Boccasuolo di Palagano, è morto sulla spiaggia di Marina di Massa Carrara dopo essere annegato durante una nuotata in mare. 63 anni, polacco, recentemente vice cancelliere della curia di Koszalin e cappellano del santuario di Góra Chełmska in Polonia, pur essendo stato il segretario del vescovo diventato cardinale di Varsavia (Kazimierz Nycz) per 25 anni ha sempre continuato a scegliere per le sue ferie estive il piccolo paesino di 150 abitanti sulle coste apuane.

A tradirlo sono state le condizioni di quel mare, a Marina di Massa, che conosceva bene. La tragedia è avvenuta nella giornata di giovedì 15 luglio. Don Casimiro alloggiava nella roulotte messa a disposizione nel camping “Due Delfini”.  Dopo la preghiera del mattino sulla spiaggia di fronte, nonostante il mare agitato ha pensato di fare il bagno. Un pescatore il primo a dare l’allarme: si sono subito mossi i mezzi della Guardia costiera e la squadra dei vigili del fuoco, insieme a dei velisti. Purtroppo i soccorsi si sono rivelati inutili. Considerato il fatto che il 63enne fosse un ottimo nuotatore, la rapidità del decesso ha fatto pensare subito a un malore improvviso come causa di annegamento.

Il suo cadavere è rimasto un mistero per quasi tre giorni a Marina di Massa, senza identificazione. A risolverlo – unico indizio inizialmente il crocifisso al collo – è stata l’attività della polizia apuana oltre alla preziosa collaborazione dei campeggiatori. A dare la svolta è stato il titolare del camping dove il sacerdote alloggiava. "Ci siamo allarmati perché il telefono cellulare continuava a squillare senza risposta. Così abbiamo aperto la roulotte e visto che era tutto in ordine, ma che don Casimiro non c’era. A quel punto ci è venuto in mente che poteva essere la persona sulla quale stava indagando la polizia", racconta Paolo Volpini del camping.

"Si tratta per tutti noi di una grande perdita – commenta il sindaco di Palagano Fabio Braglia –. Don Casimiro era nel cuore di tutti; gentile, affabile, spesso concludeva le messe con il racconto di una barzelletta, era unico". Oggi si deciderà sul rimpatrio della salma, prima l'ultimo passaggio a Boccasuolo, per consentire a tutti i fedeli di rendergli l’estremo omaggio.

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