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Orso marsicano di 200 kg investito e ucciso da pirata della strada: “Trascinato per oltre 15 metri”

Un orso marsicano è stato investito e ucciso la notte di lunedì scorso sulla A25 che conduce a Chieti. Un pirata della strada, alla guida di un mezzo pesante, ha travolto l’esemplare di 200 kg e non si è fermato a prestare soccorso. L’animale è stato trascinato sull’asfalto per oltre 15 metri. Il presidente di Enpa: “È emergenza”
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Un giovane orso marsicano è stato travolto e ucciso la notte del 19 ottobre sull’autostrada A25, nella zona di Avezzano. Il conducente del mezzo è fuggito via, non ha prestato soccorso all’animale e, anzi, ha trascinato il corpo senza vita per oltre 15 metri.

Un esemplare maschio di 200 kg è stato investito ed è morto sull’autostrada dei Parchi mentre cercava di attraversare. Il corpo senza vita dell’orso è stato ritrovato al centro della carreggiata sul tratto di strada che conduce a Chieti da un ausiliario della viabilità, all’altezza del km 94. Non si conoscono ancora le dinamiche esatte del sinistro. Si presume che il responsabile dell’accaduto sia un uomo alla guida di un mezzo pesante che non si è fermato a soccorrere l’animale nella notte tra lunedì e martedì scorso. Gli agenti della polizia stradale di Pratola Peligna hanno effettuato i rilievi sul posto, riuscendo a isolare dei frammenti di carrozzeria di colore bianco e nero. Il conducente del mezzo per ora non è stato ancora rintracciato. Un veterinario della Asl di Avezzano ha trasportato l’animale nei laboratori dell’azienda per svolgere gli ultimi accertamenti. L’orso è morto per traumi multipli causati dall’impatto col mezzo e dal successivo strascino sull’asfalto.

Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali ha commentato l’accaduto dicendo che è si tratta di una vera e propria “emergenza per i grandi carnivori che muoiono investiti e, come in questo caso, nessuno si ferma a soccorrerli. Servono al più presto opere di prevenzione”. Anche il portavoce del WWF si è allineato alle stesse richieste di ENPA, considerando che il punto in cui è accaduto l’incidente, per le sue caratteristiche morfologiche, è inserito in una zona fondamentale per la sopravvivenza e la riproduzione dell’orso bruno marsicano. "Negli ultimi anni – ha riferito l’associazione – sono state diverse le segnalazioni di attraversamenti dell’autostrada da parte di cervi, lupi e orsi su diversi tratti di A24 e A25. È evidente che le barriere presentano punti di rottura, dove gli animali selvatici passano, mettendo a serio rischio anche la vita degli automobilisti. L’Autostrada dei Parchi non può ancora ritardare investimenti necessari ad adottare misure in grado di rendere la percorrenza più sicura”.

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