Orrore a Trieste, madre uccide il figlio di 9 anni: gli ha tagliato la gola nella loro casa a Muggia

Tragedia a Muggia, in provincia di Trieste, dove una donna di 55 anni di origini ucraine ha ucciso un bambino di nove anni tagliandogli la gola con un grosso coltello da cucina. Si tratterebbe della madre, come confermato a Fanpage.it da fonti vicine alle indagini. Il delitto è avvenuto intorno alle 22 di ieri, mercoledì 12 novembre, in una palazzina di piazza Marconi, nel centro del paese. La donna viveva lì da sola ed era seguita dal Centro di salute mentale.
La situazione familiare era considerata delicata: dopo la separazione, il bambino era stato affidato al padre, ma poteva vedere la madre secondo le modalità stabilite dal tribunale. Una situazione definita dal sindaco di Muggia, Paolo Polidori, difficile ma "non drammatica". "La comunità è devastata. Ho già avuto una riunione con i servizi sociali: cerchiamo di stare il più vicino possibile. La famiglia fa parte della comunità, anche il parroco la conosce" ha aggiunto il primo cittadino.
Il piccolo frequentava il quarto anno della scuola elementare slovena di Muggia. Il Comune sta attivando un servizio di assistenza alla scuola, come supporto ai compagni di classe.
A dare l’allarme è stato proprio il padre, che vive fuori dal Friuli Venezia Giulia e non riusciva a contattare l’ex compagna. Il figlioletto sarebbe dovuto tornare da lui alle 21 di ieri. L'appuntamento, però, non è stato rispettato e a quel punto l'uomo ha provato inutilmente a mettersi in contatto con la 55enne. A quel punto ha avvertito le autorità. Vigili del fuoco, Polizia e Carabinieri hanno forzato la porta e sono entrati nell’abitazione, il corpo del bambino era in bagno, già privo di vita. La madre è stata trovata sotto choc, con una ferita al collo. Secondo gli accertamenti avrebbe soltanto simulato un tentativo di suicidio: presentava infatti una lesione superficiale a un tendine.
Sul posto è intervenuto anche il personale del 118, ma i soccorritori non hanno potuto fare nulla per il piccolo. Dopo essere stata trasportata presso il nosocomio di Cattinara, la donna è stata fermata dagli agenti del Commissariato di Muggia e condotta in caserma: al termine delle attività sarà tradotta presso la Casa Circondariale di Trieste.
Il coltello da cucina utilizzato per l’aggressione è stato sequestrato. Gli investigatori della Squadra mobile hanno lavorato per tutta la notte per ricostruire la dinamica dell’omicidio e approfondire il contesto familiare, già noto ai servizi sociali.