Ora legale, stanotte si cambia: lancette avanti dalle 2 alle 3

L'attesa è finita, questa notte torna l’ora legale. Alle 2, tra sabato 28 e domenica 29 marzo, le lancette si sposteranno avanti di un'ora, alle 3, e dall’ora solare finora in vigore torneremo all’ora legale. Dormiremo un’ora in meno col cambio d’ora, ma a partire da domani farà buio più tardi la sera per cui risparmieremo sui consumi energetici e sulle bollette.

Quando torna l'ora legale

L'ora legale torna, dunque, il 29 marzo 2020, quando sposteremo le lancette dell’orologio avanti dalle 2 alle 3 del mattino. Lo svantaggio è che dormiremo un'ora in meno, ma con l’ora legale le giornate si allungheranno e potremo risparmiare in termini di consumi ed energia. Nel 2019, secondo quanto rilevato da Terna, il risparmio è stato di 505 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 190.000 famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250.000 tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 100 milioni di euro. La società specifica che il beneficio nel 2020 "potrà tuttavia essere influenzato dalla riduzione dei consumi registrata in questo periodo di chiusura delle attività per effetto dell'emergenza sanitaria da Covid-19". L’ora legale resterà in vigore fino al 25 ottobre prossimo, quando tornerà invece l'ora solare. Quando avviene un cambio d’ora non bisogna sottovalutare una serie di effetti collaterali sulla salute delle persone. Alcuni provano nel passaggio sensazioni simili a quelle del jet lag, come insonnia o stanchezza, anche se chiaramente con un effetto minore dato che slitta solo un’ora. Favorire l’oscurità, la tranquillità e la leggerezza nei pasti prima di riposarsi è un accorgimento utile a superare i giorni della modifica dell’ora.

Ora legale: perché non sarà l'ultima volta

Da tempo si sta ragionando sull'abolizione del passaggio dall'ora solare a quella legale. Questa però non sarà l'ultima volta che effettueremo il cambio d'ora, così come si ipotizzava nei mesi scorsi. L'Italia, secondo quanto comunicato nel novembre scorso a Bruxelles, ha infatti detto di no all'abolizione del passaggio dall'ora solare a quella legale e viceversa. L'Unione europea ha chiesto ai vari stati membri di prendere una decisione in merito entro e non oltre il mese di aprile. Dato che il termine ultimo di presentazione delle varie posizioni è  fissato dunque per il mese prossimo non sono ancora da escludere nuovi cambiamenti.