92 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Onore Hitler” scritto sulla porta di casa di un ex partigiano di Torino

Una croce celtica, una svastica e la scritta “Onore Hitler” sono apparsi stamattina sul citofono della casa della figlia di un ex partigiano che vive nel quartiere Vanchiglia, a Torino. La donna ha sporto denuncia alla Digos. Si tratta del secondo episodio, visto che era stata vittima degli stessi insulti di stampo fascista il 30 gennaio scorso, quando sullo stesso citofono trovò due post-it con la scritta “Sieg Heil”.
A cura di Davide Falcioni
92 CONDIVISIONI
Immagine

Una croce celtica, una svastica e la scritta "Onore Hitler" sono apparsi questa mattina sul citofono della casa della figlia di un ex partigiano che vive nella zona Vanchiglia, a Torino. La donna ha sporto denuncia alla Digos. Si tratta del secondo episodio, visto che era stata vittima degli stessi insulti di stampo fascista il 30 gennaio scorso, quando sullo stesso citofono trovò due post-it con la scritta "Sieg Heil". Solo ieri sera a Torino si era svolta la manifestazione contro il rigurgito di antisemitismo che sta attraversando la città in queste settimane.

La scorsa settimana era comparsa una stella di David con la scritta "Jude" sulla porta di Marcello Segre, personaggio molto noto  soprattutto nel mondo del volontariato, essendo presidente di Piemonte Cuore onlus. L'uomo aveva commentato così quanto successo: "Stamattina non è stato un bel risveglio. Ho pensato tanto se dirlo oppure no – ha dichiarato all'uscita dalla questura dove si era recato per denunciare l'episodio – Oggi sono sul campo impegnato per il sociale. Molto spesso purtroppo queste cose possono essere emulate ma non bisogna darla vinta. Non mi piace accusare nessuno, la mia famiglia aiuta gli altri in tutti i modi. È capitato 30 anni fa un episodio simile quando ero consigliere del quartiere centro. Questo è un bellissimo paese, Torino e il Piemonte sono posti inclusivi. Sto andando a Palermo dove andiamo a portare bei messaggi con Piemonte onlus. Noi adulti abbiamo grande responsabilità, mancano dei modelli. Ecco perché vado nelle scuole. Bisogna raccontare la storia, soprattutto la storia recente. Ma non voglio far diventare la cosa un circo". L'episodio è finito nelle mani della Digos che sta conducendo tutti gli accertamenti del caso, l'ennesimo verificatosi nella zona nel giro di una decina di giorni, dopo quello di Mondovi, e della scritta "crepa sporca ebrea" sull’abitazione di Maria Bigliani, una donna di origini ebree, figlia di una staffetta partigiana.

92 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views