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Ondate di calore e alluvioni in aumento nei prossimi anni: a rischio 6 città italiane

Ondate di calore e alluvioni aumenteranno nei prossimi anni mettendo a dura prova 6 grandi città italiane. Lo rende noto il report “Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane” realizzato dalla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Particolare preoccupazione per Napoli e Venezia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ondate di calore e alluvioni in crescita mettono a dura prova l'Italia. Negli ultimi decenni sono aumentate le giornate di caldo intenso oltre i 30 gradi: a Napoli sono stati registrati 50 giorni in più da bollino rosso rispetto a inizio secolo, mentre Milano si classifica al secondo posto con un incremento di 30 giorni. Seguono Torino (+29) e Roma, con altri 28 giorni in più. Negli ultimi 150 anni invece a Venezia è cresciuto il livello delle acque di oltre 30 centimetri. La soglia critica è stata superata 40 volte negli ultimi dieci anni. Il cambiamento climatico colpisce duramente anche Bologna, dove ci si aspetta per il futuro un forte aumento di frequenza per i fenomeni di allagamento. Il quadro emerge dal rapporto "Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane" realizzato dalla Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

Questi due fenomeni sono quelli che colpiscono principalmente l'Italia secondo la Fondazione. Ci si aspetta, inoltre, che la frequenza cresca ancora con impatti sempre maggiori sulla salute delle persone, sulla mortalità e su episodi di dissesto idrogeologico. Il Rapporto stilato rappresenta uno strumento avanzato per comprendere l'impatto dei cambiamenti climatici e gli scenari che si prospettano per il futuro delle nostre grandi città. In particolare è utile per ripensare alle strutture in modo da adattarsi a quanto avverrà nei prossimi anni. Per ciascuna delle sei città, il report propone quattro sezioni. La prima riguarda il clima e comprende anche l'analisi degli scenari futuri e le tendenze che si possono individuare negli ultimi 30 anni. La seconda, invece, è legata agli impatti climatici e al loro rapporto con temperature e precipitazioni. La terza è "Valutazione dei rischi", con una rassegna di come ciascuna delle sei città italiane elabora i cambiamenti che si prospettano per i prossimi anni. L'ultima, "Strumenti di adattamento", riporta i metodi che le singole città stanno adottando per adattarsi alle nuove condizioni meteorologiche.

Cosa rischiano le 6 città italiane

Napoli rischia di diventare vittima del caldo torrido per quasi tutto l'anno, mentre Venezia potrebbe essere inghiottita dalle alluvioni. Si prospettano fino a 90 giorni consecutivi di ondate di calore al Sud entro il 2080 senza l'applicazione di nuove politiche ambientali che potrebbero ridurre il fenomeno a 50 giorni. Il caldo torrido rappresenta un rischio soprattutto per gli anziani con un conseguente aumento di ospedalizzazioni e mortalità. A Venezia entro il 2100 è previsto un aumento della temperatura fino a 5 gradi in estate e autunno e fino a 4 gradi per l'inverno e la primavera. Altissimo il rischio di allagamenti, acque alte e piogge intense.

Il fenomeno delle ondate di calore è comune a tutte le sei città prese in esame. In alcuni casi, secondo il report, la macchina amministrativa delle città è dotata di elevate competenze e capacità tecniche per l'adattamento (vedi Milano, Bologna e Torino) mentre nel caso di Roma, Napoli e Venezia le competenze necessarie sono ancora in formazione. Si punta in particolare a collaborazioni con Università e centri di ricerca del territorio. Il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc) spiega che risulteranno determinanti le partecipazioni di network internazionali o nazionali per affrontare gli effetti del cambiamento climatico. Le collaborazioni accademiche devono puntare all'attivazione di pratiche partecipative che coinvolgano cittadini e aziende.

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