Omicidio Modena, l’ultima telefonata di Anna all’avvocata: “Era felice”. Il marito 5 ore davanti al giudice

"Lunedì ci eravamo sentite poco dopo l’ultimo verdetto del tribunale austriaco e lei era molto felice. Ci saremmo dovute incontrare presto per fare il punto sull’affidamento". È sconvolta Francesca Obici, l'avvocato di Anna Sviridenko, la 41enne uccisa dal marito Andrea Paltrinieri a Modena, che si è presentato con il suo cadavere chiuso nel portabagagli di un furgone presso la locale caserma dei carabinieri.
La legale ha ricordato l'ultima telefonata con la donna, il cui omicidio si è consumato il giorno dopo l'udienza per l'affidamento dei due figli, di 5 e 3 anni. Lunedì, infatti, il tribunale di Innsbruck, dove la vittima viveva, si era pronunciato, decidendo per l'affido condiviso ai genitori dei due bimbi, ma stabilendo anche che sarebbero dovuti stare prevalentemente con la mamma.

Una morte dolorosa e incomprensibile anche per Pietro Torricelli, direttore del dipartimento di attività integrata di Radiologia dell'azienda ospedaliero universitaria di Modena. "Anna era una delle migliori allieve della scuola di specializzazione", ha detto, ricordando che "aveva già conseguito una specializzazione in medicina nucleare per cui aveva esercitato presso l'Università di Innsbruck (Austria) producendo anche un'attività scientifica molto rilevante che continuava a produrre perché aveva mantenuto i rapporti originari con l'Università. Qui da noi era entrata nel 2022, perché aveva fatto la scelta di prendere anche la specializzazione in radio diagnostica e frequentava perciò i nostri reparti ed i nostri servizi con enorme profitto".

Intanto, si è conclusa poco fa in carcere a Modena l'udienza di convalida dell'arresto di Andrea Paltrinieri. L'ingegnere 48enne è indagato per omicidio volontario pluriaggravato (il delitto è avvenuto contro un coniuge e con premeditazione). L'uomo, nel corso dell'udienza durata cinque ore, ha reso dichiarazioni e risposto alle domande che gli venivano formulate.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Modena si è riservato in merito alla richiesta di convalida dell'arresto da parte della procura di Modena con applicazione della custodia cautelare in carcere. "Una situazione sofferta e delicata, meglio non dire nulla", è stato l'unico commento lasciato ai giornalisti presenti sul posto dai legali dell'uomo, Domenico Giovanardi e Carla Manzini.