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Omicidio Erika Preti: 30 anni di carcere a Dimitri Fricano, la sentenza è definitiva

La Cassazione ha concluso la vicenda giudiziaria dell’omicidio commesso il 12 giugno 2017 a San Teodoro, in Sardegna, quando Erika Preti, che aveva 28 anni, e Dimitri Fricano si trovavano in vacanza. La giovane fu ammazzata con 57 coltellate.
A cura di Biagio Chiariello
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Trent'anni definitivi di carcere per Dimitri Fricano per l'omicidio della fidanzata Erika Preti. La prima sezione della Corte di Cassazione ha scritto la parola ‘fine' sul caso del 34enne di Biella che l'11 giugno 2017 uccise a coltellate la compagna in una villetta di San Teodoro, in Gallura, dove la coppia stava trascorrendo le vacanze. Fricano, imputato per omicidio e anche per la simulazione della rapina posta in essere poco dopo l'omicidio per depistare gli inquirenti, ha quindi evitato quindi l'ergastolo. La sentenza ha ritenuto valido integralmente il verdetto della Corte d'Appello di Sassari riconoscendo comunque le aggravanti contestate della crudeltà e dei motivi abbietti.

Fricano condannato a pagare 100mila ai genitori di Erika

I supremi giudici non hanno tenuto conto della malattia psichiatrica dell'imputato che avrebbe potuto attenuare la sua posizione detentiva con un periodo, ad esempio di 20 anni in carcere, seguito da una misura di sicurezza in una struttura medica ai fini della rieducazione. La sentenza ha inoltre confermato, a titolo di anticipo sul risarcimento del danno da chiedere in separato giudizio civile, la somma di 50mila euro ciascuno per i genitori di Erika e il pagamento delle spese di giudizio da parte di Fricano.

L'omicidio di Erika Preti

Fricano è attualmente detenuto nel carcere di Ivrea. I fatti per cui è stato condannato a 30 anni risalgono al 12 giugno 2017; la giovane coppia sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza in una villetta in Sardegna. Secondo il racconto dell'imputato la lite sarebbe scoppiata perché Erika lo aveva rimproverato per alcune briciole cadute mentre tagliava i panini per il pranzo al sacco da portare per una gita in gommone. Fricano avrebbe agguantato Erika per i capelli scaraventandole più volte la testa contro i mobili della casa. Ciocche dei capelli di Erika erano state ritrovate sulla scena testimoniano questa tragica dinamica. Dopo questa aggressione, come ricostruito dai RIS, l'uomo avrebbe ripetutamente colpito la fidanzata con il coltello usato per il pane. Cinquantasette fendenti di cui uno, mortale, alla gola.

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