Omicidio Chiara Poggi, chi sono Roberto Freddi e Mattia Capra: gli amici di Andrea Sempio perquisiti oggi

Giornata di colpi di scena nell'ambito delle nuove indagini sul delitto di Garlasco. Dopo il blitz all'alba di oggi a casa di Andrea Sempio e dei suoi genitori, e gli accertamenti dei carabinieri che stanno cercando l'arma del delitto con cui è stata uccisa Chiara Poggi in un canale nella zona di Tromello, le perquisizioni si sono estese anche alle abitazioni di due amici dell'uomo, oggi 37 anni, indagato da qualche mese per concorso in omicidio con Alberto Stasi (condannato in via definitiva per l'omicidio, avvenuto ormai 18 anni fa) o con ignoti.
Le perquisizioni dei carabinieri di Milano, su delega della procura di Pavia, sono state dunque estese alle abitazioni dei due amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra, coetanei dello stesso Sempio, entrambi amici anche del fratello della vittima, Marco Poggi. I due frequentavano l'abitazione di via Pascoli, dove si è consumato il delitto nell'agosto del 2007, e i loro nomi già compaiono in una relazione tecnica dei carabinieri dell'8 febbraio 2024. Nel documento si spiega come viene procurato il Dna di Sempio e come si siano spinti a frugare nella spazzatura di casa Poggi per acquisire i campioni da comparare con il materiale trovato sulle unghie di Chiara Poggi.
In quella relazione oltre al nome dell'indagato, "i carabinieri rendevano nota l'identità anche degli altri individui frequentanti la casa della vittima nei cui confronti era stato possibile compiere acquisizioni di materiale biologico, ossia Mattia Capra, Marco Poggi e Roberto Freddi". I nomi dei due amici emergono anche per alcuni contatti telefonici che ci sarebbero stati con Sempio la mattina del 13 agosto 2007, giorno del delitto. Capra e Freddi non risultano indagati, così come è estraneo ai fatti è il fratello della vittima, il quale era in vacanza in Trentino con i genitori il giorno dell'omicidio.
Sia Capra che Freddi, all'epoca dei fatti, raccontarono di non trovarsi a Garlasco il giorno in cui morì Chiara Poggi. Freddi aveva detto ai carabinieri di essere amico di Marco Poggi fin da quando andavano alle scuole elementari e di frequentare saltuariamente la casa dei Poggi "soprattutto nei fine settimana". Negli atti dell’indagine dell’epoca si legge che "aveva conosciuto Chiara Poggi senza avere mai avuto rapporti di frequentazione con la stessa visto la differenza di età; prima di acquisire la patente di guida, avvenuta nel 2006, si recava presso l'abitazione utilizzando una bicicletta da donna, della madre con un cestino basso di colore nero installato sul parafango e sprovvista di protezione posteriore sia in plastica sia in metallo; la sella è di colore nero ed è munita di molle esterne". Questo della bicicletta, usata anche da Capra, potrebbe essere un dettaglio non da poco, visto che testimoni avevano indicato la presenza di una bici da donna fuori dalla villetta negli orari compatibili con l’omicidio.
Le attività di oggi dei carabinieri, coordinate dal procuratore Fabio Napoleone, l’aggiunto Stefano Civardi e la sostituta Valentina De Stefano, sono in corso a due giorni dall’incidente probatorio sulle analisi genetiche del Dna intorno alle unghie della vittima e su alcuni reperti sequestrati in casa, disposto dalla gip Daniela Garlaschelli.