Omicidio Bala Sagor a Spoleto, arrestato l’ex collega. Al lavoro diceva: “Dovevo incontrarlo, non si è presentato”

C'è un fermo per la morte di Bala Sagor, 21 anni, scomparso pochi giorni fa dalla comunità per stranieri nella quale viveva a Spoleto. Sagor non si presentava al lavoro da giovedì e il titolare del ristorante dove il giovane era aiuto cuoco aveva allertato le autorità e la trasmissione che si occupa di persone scomparse, "Chi l'ha visto?".
Il cadavere del 21enne però è stato ritrovato nella serata di lunedì 22 settembre, occultato in un sacco della spazzatura nero. Sagor aveva iniziato come lavapiatti in un locale della zona e lentamente si era fatto strada, mostrando una gran voglia di imparare e lavorare. In breve tempo era diventato aiuto cuoco ed era molto stimato all'interno dell'attività nella quale era impiegato.
Omicidio Bala Sagor, arrestato l’ex collega Dmytro Shuryn inchiodato dalle telecamere
L'uomo indagato per la morte di Sagor è il 33enne Dmytro Shuryn, di origini ucraine. L'uomo lavorava insieme al 21enne e, secondo l'accusa, avrebbe ucciso il collega per poi smembrarne il corpo e lasciarlo nell'area giochi del rione Casette. Inizialmente indagato a piede libero, è stato portato successivamente in carcere dopo che gli inquirenti hanno raccolto una serie di gravi indizi a suo carico anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Il movente dell'omicidio resta per ora sconosciuto, anche se le indagini si erano rivolte subito su Dmytro Shuryn. Il 33enne aveva lavorato fino a qualche mese fa nello stesso locale di Sagor, poi le loro strade si erano divise anche se entrambi erano rimasti impiegati nel mondo della ristorazione.
A inchiodare definitivamente il 33enne al caso, i filmati degli impianti di videosorveglianza presenti lungo le vie di Spoleto e nei pressi delle abitazioni private del Comune. A confermare poi quanto raccontano i video sarebbero stati anche i vicini di casa di Shuryn, ascoltati dalle forze dell'ordine subito dopo il ritrovamento del corpo.
Chi lo conosce, lo ha definito "più che freddo" alle forze dell'ordine, raccontando un carattere scostante e poco propenso alle chiacchiere sul pianerottolo del condominio dove viveva. Shuryn aveva lasciato il ristorante nel quale lavorava ancora Bala Sagor e, sempre stando ai racconti dei residenti, era impiegato come cuoco in almeno due locali del centro storico di Spoleto.
Proseguono le indagini per l’omicidio di Bala Sagor: movente ancora sconosciuto
Giovedì 18 settembre, il giorno stesso della scomparsa di Obi, Shuryn si sarebbe regolarmente presentato al lavoro. I due si sarebbero dovuti incontrare la mattina di giovedì nell'abitazione dell'indagato. Shuryn avrebbe parlato di questo incontro ai colleghi, spiegando però che il giovane a casa sua non era mai arrivato. Nei giorni successivi al delitto, il 33enne si è comunque presentato al lavoro fino al momento dell'arresto.
Lunedì 22 settembre, Dmytro non si è presentato al lavoro perché di riposo. Come abbia trascorso la giornata è ancora da capire, ma è certo che a 100 metri della sua abitazione è stata trovata la bici del 21enne e il sacco nero nel quale era occultato il suo cadavere.
Le indagini proseguono: bisogna infatti ancora chiarire il movente e ritrovare alcune parti del corpo del 21enne occultate dall'ex collega. Shuryn è ora nel carcere di Spoleto con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.