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Omar Favaro accusato di maltrattamenti, l’avvocato: “Così abbiamo saputo dell’indagine, si dice innocente”

Secondo l’avvocato di Omar Favaro, condannato per la strage di Novi Ligure insieme alla fidanzatina dell’epoca, Erika Di Nardo, l’uomo avrebbe scoperto le accuse per maltrattamenti fatte dalla ex dopo il no del Tribunale del Riesame al divieto di avvicinamento di quest’estate.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Omar Favaro potrebbe comparire davanti al giudice per l'accusa di maltrattamenti in famiglia sulla moglie, dalla quale si è separato, e sulla figlia minorenne. L'uomo, già condannato per la strage di Novi Ligure compiuta nel 2001 con la fidanzatina dell'epoca, Erika Di Nardo, era uscito dal carcere nel 2011, a pena conclusa.

Circa 23 anni dopo l'omicidio di Susy Cassini e del fratellino di Di Nardo, Gianluca (11 anni), su Favaro pendono nuove accuse per un lasso di tempo che va dal 2019 al 2021. Secondo quanto raccontato dalla ex partner di Favaro, a suo carico vi sarebbero minacce di morte, minacce di lesioni con l'acido e percosse con violenze fisiche, economiche e psicologiche.

Omar Favaro è difeso dall'avvocato Lorenzo Repetti, che in un'intervista telefonica rilasciata a Fanpage.it ha inquadrato le accuse dell'ex consorte dell'uomo "in un processo di separazione" in cui "si parla anche dell'affidamento della figlia". Il giudice aveva respinto appena l'estate scorsa la richiesta di misura restrittiva nei confronti di Favaro per le accuse mosse dall'ex partner. In quell'occasione, l'uomo aveva parlato di "calunnie" nei suoi confronti.

Secondo il legale, Favaro avrebbe scoperto di essere indagato per maltrattamenti proprio con il respingimento della misura restrittiva nei suoi confronti. "Il pm aveva chiesto al giudice e al gip la misura del divieto di avvicinamento – ha ricordato -. Il giudice l'aveva respinta e il pm si era quindi appellato al Tribunale del Riesame. In questo modo, l'estate scorsa, abbiamo saputo delle indagini in corso. A quel punto, davanti al Riesame, ci siamo difesi e abbiamo chiesto che la misura venisse respinta. Il tribunale ci ha dato ragione e adesso ci è stata notificata la chiusura di tutte le indagini".

Con la fine dell'inchiesta, dunque, Favaro rischia di essere rinviato a giudizio. "Non sappiamo ancora se ci sarà un processo – ha ribadito a Fanpage.it Repetti -. Adesso visioneremo gli atti dopo la chiusura delle indagini, poi avremo 20 giorni di tempo per decidere la linea difensiva. Il mio assistito si è sempre dichiarato innocente".

"Il perché delle accuse? Difficile dirlo, noi crediamo che siano nate nell'ambito di un procedimento per separazione e per l'affidamento di una figlia minorenne". Secondo Repetti, attualmente una causa civile conclusa avrebbe disposto l'affidamento condiviso della piccola.

L'ex compagna di Favaro, secondo quanto ribadito dalla sua legale a Fanpage.it, vorrebbe invece mantenere un basso profilo sulle indagini concluse, almeno fino a quando non vi sarà un eventuale pronunciamento su un rinvio a giudizio. Il tutto, ha spiegato la legale Violante, anche nell'interesse della figlia minorenne della coppia.

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