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Ocse, studenti italiani fra i peggiori. Fioramonti: “Italia in declino, investire nella scuola”

“Questi dati devono spingere a investire con ancora più forza nella scuola cui dobbiamo tutti tornare a volere più bene” così il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, ha commentato i dati Ocse sui risultati dei Test Pisa per gli studenti italiani che hanno portato alla luce una situazione di obiettiva difficoltà dei giovani italiani.
A cura di Antonio Palma
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“O invertiamo la tendenza garantendo una nuova didattica e anche una formazione a tappeto degli insegnanti, professione oggi poco valorizzata, o rischiamo di mettere a rischio le future generazioni”, così il Ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, ha commentato quanto rivelato dall’Ocse sui risultati dei Test Pisa per gli studenti italiani che hanno portato alla luce una situazione di obiettiva difficoltà dei giovani italiani nelle studio e nel sapere. I dati Ocse, che segnalano tra l'altro forti difficoltà degli studenti italiani nelle materie scientifiche e addirittura nella lettura, "ci rivelano un'Italia in declino costante, ormai da vari anni” ha aggiunto il rappresentante del governo ai microfoni di Radio anch'io su Rai Radio 1. “Dal 2000 siamo messi peggio e questa è la cosa che più allarma" ha sottolineato Fioramonti ricordando che per questo è importante inserire la rotta.

“Sono dati che ci preoccupano, non perché siano diversi da quelli di un anno fa ma perché sono molto peggio rispetto a quelli di 20 anni fa”, ha ribadito il Ministro, aggiungendo che: “Questi dati devono spingere a investire con ancora più forza nella scuola cui dobbiamo tutti tornare a volere più bene. Anche perché certe problematiche come quelle legate all’apprendimento vanno affrontate subito per non pregiudicare il nostro futuro”.

I dati del Rapporto Ocse Pisa

I dati del rapporto Ocse Pisa in effetti sono stati poco incoraggianti per tutto il sistema scuola italiano. La prova, a cui hanno partecipato 11.785 studenti quindicenni italiani, divisi in 550 scuole totali, infatti ha evidnciato per gli studenti italiani una media nettamente inferiore a quella  OCSE per quanto riguarda le competenze sulla lettura, ovvero la capacità di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere e impegnarsi con i testi. Non è andata molto meglio per quanto riguarda la matematica con gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio medio in linea con la media dei paesi OCSE (Italia 487 contro OCSE 489) ma il dato reale significa che uno studente su 4 non raggiunge il livello base di competenza in matematica. Dati non diversi dal 2018 ma nettamente peggiori  rispetto alle rilevazioni degli anni passati.

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