Non risponde da giorni, il fratello lo trova morto in casa: da chiarire le cause, disposta l’autopsia

Dramma a L'Aquila, dove lunedì mattina è stato rinvenuto il corpo senza vita di Stefano Rossi, 43 anni. L'uomo è stato trovato morto nella sua casa nel quartiere Santa Barbara, in via Angelo Pellegrini. A fare la terribile scoperta è stato il fratello della vittima, Luca, raggiunto dai carabinieri, che avrebbero escluso l'ipotesi di omicidio.
A convincere i militari è stata una prima ispezione del cadavere effettuata dal personale sanitario: il corpo, infatti, non presentava alcuna traccia di aggressione. A rinforzare questa supposizione lo stato in cui si trovava l'abitazione, che era in perfetto ordine. Inoltre, stando a quanto riportano le cronache locali, non ci sono segni che sembrerebbero evidenziare un eventuale scassinamento della porta di casa.
Il fratello si era allarmato dopo alcune telefonate senza risposta effettuate il giorno precedente, motivo che lo hanno spinto a partire da Roma, dove vive, per raggiungere Stefano in Abruzzo. Arrivato intorno alle 8:30, avrebbe provato a sfondare la porta dell'abitazione, ma senza riuscirci. Così ha chiamato i Vigili del Fuoco, che, una volta entrati, avrebbero trovato il cadavere a terra.
Secondo le prime ricostruzioni del 118, il decesso risalirebbe a domenica sera e potrebbe essere stato causato da un malore improvviso, che gli avrebbe provocato un'emorragia. Ma le cause della morte restano tutte da chiarire: a fornire un quadro più preciso della situazione saranno i risultati dell'autopsia, disposta dal pubblico ministero Andrea Papalia.
Il 43enne viveva da solo e da qualche tempo lavorava all'interno del centro commerciale Globo, in un outlet maschile. Secondo alcuni conoscenti, l'uomo stava vivendo un periodo complicato: "Dopo alcune vicende familiari si era chiuso in se stesso. Abbiamo provato ad aiutarlo, anche la moglie gli è sempre stata vicina".