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“Non dire nulla, nessuno ti crederà”, condannato per abusi sessuali su figlia 11enne della compagna

Un uomo di 42 anni è stato condannato a 12 anni di reclusione in primo grado dal Tribunale di Genova per abusi sessuali della figlioletta 11enne della sua compagna. A incastralo la donna che ha deciso di piazzare una telecamera nella camera da letto.
A cura di Antonio Palma
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Per ben due anni avrebbe abusato sessualmente della figlioletta 11enne della sua compagna, approfittando dell'assenza della donna per violentare la minore all'interno delle mura domestiche. Per questo un uomo di 42 anni è stato condannato nelle scorse ore a 12 anni di reclusione in primo grado dal Tribunale di Genova. L'imputato, che ha chiesto il rito abbreviato e ha così potuto beneficiare degli sconti di pena previsti per legge, era stato arrestato lo scorso messe di agosto e da allora si trova in carcere.

L'arresto era arrivato grazie alla denuncia della stessa compagna e madre della piccola che si era accorta che qualcosa stava avvenendo in casa ai danni della ragazzina e aveva iniziato a indagare da sola prima di rivolgersi a un centro antiviolenza che l'ha aiutata in questo difficilissimo percorso, dalla denuncia formale alle autorità di polizia a tutto l'iter del procedimento giudiziario, ora giunto alla prima sentenza.

Secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'uomo approfittava dell'assenza della madre della piccola per lavoro per abusare della bambina. Gli abusi sarebbe andati vanti per circa due anni da quando la vittima ne aveva 11 fino ai 13 anni. Per lungo tempo la donna non si era accorta di nulla mentre la piccola ha taciuto per paura e sudditanza verso quell'uomo adulto che diceva di amare la madre.

Il patrigno infatti avrebbe cercato in vari modi di convincerla a non raccontare nulla. "Tanto nessuno ti crederebbe" le avrebbe detto, spaventandola con la possibilità di finire in una comunità per minori se avesse parlato. Col passare del tempo però la mamma della vittima ha cominciato a capire che qualcosa non andava nella ragazzina e ad avere dei sospetti sugli atteggiamenti troppo affettuosi dell'uomo nei confronti della figlia. La donna infine ha deciso di piazzare una telecamera nella camera da letto della loro abitazione di Sampierdarena, riprendendo così gli abusi.

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