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“Non abbiamo capito la tua richiesta di aiuto”, strazio al funerale di Tea e Ludovico

I funerali della mamma e del piccolo uccisi da Alexandro Riccio si sono svolti a Roccasale, nell’Aquilano, paese di provenienza della donna. Lutto anche a Carmagnola, in Piemonte, dove è stato compiuto l’eccidio. Commovente una lettera dedicata a Teodora: “Il ricordo della tua amicizia, il rimpianto di non aver saputo capire, dietro i tuoi slienzi, la richiesta di aiuto”.
A cura di Biagio Chiariello
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Si sono svolti questo pomeriggio a Roccacasale (Abruzzo), nella chiesa di San Michele Arcangelo, i funerali di Teodora Casasanta e del suo bambino Ludovico, entrambi uccisi da Alexandro Riccio, marito della donna e padre del piccolo. Presenti anche autorità civili, militari e religiose, oltre al Sindaco del comune aquilano, Enrico Pace, il vescovo della diocesi di Sulmona Valva Monsignor Michele Fusco, il parroco di Roccacasale Vincenzo Paura, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Municipale della Croce Rossa. Ma l’intera società civile si è stretta alla famiglia di Teodora. Presenti la mamma Alfonsina ed il fratello Vittorio nel loro dolore, che è il dolore di tutti, non soltanto della comunità di Roccacasale. Da questa sera le salme di Teodora e Ludovico riposeranno nel cimitero del piccolo comune abruzzese.

Lutto anche a Carmagnola

A Carmagnola (Torino) – dove è avvenuto il dramma – sarà giornata di lutto cittadino e in contemporanea con l’inizio della funzione in Abruzzo, l’amministrazione ha chiesto alla città di osservare un minuto di raccoglimento. Le campane delle parrocchie suoneranno a lutto. Commovente una lettera dedicata alla mamma: "Il ricordo della tua amicizia, il rimpianto di non aver saputo  capire, dietro i tuoi silenzi, la richiesta di aiuto". Sugli striscioni che hanno accompagnato l'ultimo viaggio di Tea e Ludovico, messaggi di condanna per l'atto abominevole consumatosi nella casa di via Barbaroux. "La violenza su una donna e su un bambino è l'atto più codardo e ignobile che un essere umano possa fare".

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I motivi del dramma

Secondo quanto emerso dalle prime verifiche dei Carabinieri, la moglie aveva annunciato al marito l'intenzione di lasciarlo. Alexandro Riccio non avrebbe però evidentemente accettato questa volontà. In un un biglietto ritrovato nell’appartamento di via Barboroux. L’uomo esprimeva la sua delusione per la fine del rapporto con la donna, 39enne, prima di annunciare il suo gesto con le parole “Vi porto via con me” dichiarava il suo amore per Teodora e Ludovico. Riccio oltre a tagliarsi le vene dei polsi e gettarsi dal balcone ha anche mandato giù una una sostanza per cui verrà sottoposto a visita specialistica. La sua prognosi è di 60 giorni: si è rotto una vertebra e sterno e caviglia.

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