Niente ticket a chi comprava nella farmacia del figlio: medico nei guai a Chieti

Un ortopedico di Ortona (Chieti), in servizio presso un presidio ospedaliero della provincia di Chieti, è stato sospeso dall'esercizio della professione per dieci mesi. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Chieti, gli è stato notificato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti insieme a quelli del Nas di Pescara. Il medico, il sessantottenne A.C., da quanto emerso prometteva cure immediate ed esenti da ticket a coloro che acquistavano medicinali presso la farmacia di proprietà del figlio. L’ortopedico deve rispondere di abuso d'ufficio e altri reati. I carabinieri hanno accertato che aveva indotto centinaia di pazienti – sia consigliandoli verbalmente sia scrivendolo sui referti – ad acquistare farmaci presso la parafarmacia del figlio, a sua volta denunciato per gli stessi reati contestati al padre, con un ingente danno economico per l'amministrazione della Asl Lanciano Vasto Chieti, oltre a un indebito profitto per il farmacista.
L’indagine iniziata due anni fa – L'indagine è iniziata nell'aprile 2016 e le verifiche hanno portato all'acquisizione di 372 referti medici rilasciati dall’ortopedico nel periodo compreso dal 2015 al 2017. Il mancato pagamento del ticket avrebbe portato alla Asl un danno di oltre mille euro. Da quanto si apprende, nei mesi scorsi l’ortopedico era stato raggiunto da un'informazione di garanzia e tuttavia aveva continuato a reiterare le condotte, da qui la richiesta dal parte del pm di chiedere al gip la misura della sospensione dall'esercizio del pubblico servizio.