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Nestlé ammette che più della metà dei suoi prodotti non sono “salutari”

Meno della metà dei prodotti a marchio Nestlé può esser considerata “salutare”. Lo ha reso nota la stessa multinazionale svizzera in un report diffuso dal Financial Times.
A cura di Chiara Ammendola
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Scaffali con prodotti a marchio Nestlè
Scaffali con prodotti a marchio Nestlè

Il 54% dei prodotti a marchio Nestlé non si possono definire sani. Ad ammetterlo è la stessa multinazionale che come ogni anno ha messo nero su bianco, in un rapporto, l'analisi e le successive pagelle assegnate ai singoli prodotti. Ad eccezione delle linee che interessano il cibo per animali, l'infanzia, vitaminici e prodotti per esigenze nutrizionali particolari, più della metà dei prodotti hanno ricevuto una pagella inferiore a 3,5 stelle.

Una valutazione che, come spiega l'organizzazione non profit Access to Nutrition Initiative, ci dice che questi prodotti non si possono considerare salutari. Sotto la lente d'ingrandimento sono infatti finiti i livelli di grassi saturi, zuccheri e sale dei singoli prodotti, le cui percentuali si sono rivelate evidentemente troppo alte rispetto agli ingredienti "buoni".

La sede della Nestlè
La sede della Nestlè

Come spiegato dal Financial Times, che ha reso noti i risultati del report, i voti ai prodotti, sia cibi che bevande, a marchio Nestlé vengono assegnati attraverso il sistema di classificazione Hsr che è considerato un riferimento per questo genere di valutazioni.

L'analisi e il conseguente report stilato da Nestlè è frutto di una richiesta ben precisa da parte degli azionisti e delle associazioni che chiedono che queste informazioni siano maggiormente veicolate ai consumatori, soprattutto alla luce del fatto che il colosso svizzero è ancora troppo ancorato, nel suo business, a prodotti "non sani".

Biscotti a marchio Nestlé venduti negli Usa
Biscotti a marchio Nestlé venduti negli Usa

La gran parte dei prodotti Nestlé sono accusati di essere troppo ricchi di zuccheri e sale e di conseguenza di favorire l’obesità, anche infantile, una vera e propria emergenza a livello mondiale.

Il mese scorso, l’amministratore delegato di Nestlé, Mark Schneider, ha dichiarato in una conferenza che il gruppo ha già compiuto “molti progressi” nella riduzione di sodio, zucchero e grassi saturi.

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