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Nessy Guerra a Fanpage: “Perseguitata dal mio ex e bloccata in Egitto. Mia figlia non può andare all’asilo”

A Fanpage.it parla Nessy Guerra, la ragazza sanremese bloccata in Egitto insieme a sua figlia. Con l’ex marito, Tamer Hamouda, è in corso una battaglia legale per l’affidamento della piccola che va avanti da diversi anni. Ma le due, vittime delle continue minacce dell’uomo, vivono in località segrete nel terrore che possa trovarle: “È una persona pericolosa e lo sanno tutti”.
A cura di Eleonora Panseri
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Nessy Guerra.
Nessy Guerra.

"Mia figlia ha compiuto 3 anni non può andare a scuola né frequentare altri bambini perché c'è un pazzo che ci sta cercando. A me sembra una situazione assurda perché è stato processato e c'è una condanna in Italia".

A parlare a Fanpage.it è Nessy Guerrala ragazza sanremese bloccata in Egitto insieme alla sua bambina nata dall'unione con l'ex marito italo-egiziano che da diversi anni la sta perseguitando, Tamer Hamouda. I due si erano conosciuti nel 2021, avevano deciso insieme di trasferirsi nel Paese di origine del marito per cominciare una nuova vita insieme.

Ma nel febbraio 2024 le cose erano precipitate: dopo la nascita della figlia, l'uomo, che aveva avuto comportamenti violenti anche in altre occasioni, aveva tentato di picchiare Nessy.

La ragazza era riuscita a fuggire ed è da quel momento che è iniziato un calvario: l'uomo l'ha accusata di adulterio (accuse infamanti successivamente archiviate), facendo partire una battaglia legale per l'affidamento della minore ancora in corso.

"Siamo bloccate qui entrambe perché nel caso lasciassi il Paese potrei compromettere l'affidamento, non sarei considerata idonea per tenere la bambina, potrebbe pesare sul giudizio finale. Se io prendessi la bambina e tentassi di scappare, mi arresterebbero alla frontiera per rapimento di minore".

Nessy, assistita dall'avvocata Agata Armanetti, continua a chiedere aiuto anche tramite i suoi social e lamenta un immobilismo che impedisce a lei e a sua figlia di avere una vita normale.

@nessy_guerra

PERCHÉ QUANDO CI SONO DELLE SITUAZIONI DI PERICOLO NESSUNO FA NIENTE??? PERCHÉ SIAMO COSTRETTE A SUBIRE MINACCE IN CONTINUAZIONE E PERSECUZIONE FINO AD ARRIVARE ALLA TRAGEDIA E NESSUNO INTERVIENE MAI IN TEMPO??? FATE QUALCOSA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! È DA TROPPO TEMPO CHE LO URLIAMO!!! C'È UNA BAMBINA DI 3 ANNI IN PERICOLO E UN SOGGETTO MALATO E PERICOLOSO CHE CI STA DANDO LA CACCIA DA DUE ANNI!!! VERGOGNA!!!! #nessy #egypt #foru #perteee #neiperteee

♬ suono originale – Nessy Guerra

"Non si è mosso niente. Lo hanno processato qui per i reati commessi in Italia per cui si chiedeva l'estradizione e gli hanno dato pochi mesi di carcere. Ma il problema è che gli sono stati praticamente abbuonati perché, di fatto, non ne ha commessi in Egitto, una sorta di condizionale. E lui continua con le minacce di morte contro di me e alla mia avvocata".

Hamouda in Italia ha una condanna passata in giudicato a 2 anni, 11 mesi e 27 giorni, per percosse, lesioni e stalking ai danni di un’altra donna con cui aveva avuto una precedente relazione.

L'ex marito della ragazza è attualmente indagato a Genova anche per maltrattamenti nei confronti di Nessy, per sottrazione di minore e revenge porn, dopo che aveva diffuso in rete sue foto e video intime. Intanto, la causa per l'affidamento della bimba prosegue. La prossima udienza sarà il 9 dicembre.

"Siamo riusciti a recuperare un documento molto importante da un ospedale psichiatrico dove era stato ricoverato nel febbraio 2023. Certifica che soffre di psicosi e abuso di sostanze stupefacenti. Il problema è che c'è anche sua madre di mezzo, non solo lui", ci racconta ancora Nessy.

"Insieme avevano messo una taglia sulla bambina, in un video pubblicato in rete lei ha raccontato che il Console la vuole uccidere. Dicono cose folli e noi siamo in un continuo stato di prigionia, abbiamo paura".

"Ogni volta che usciamo di casa dobbiamo coprirci, fare attenzione perché lui continua a cercarci. Ha anche tentato di corrompere il mio avvocato offrendogli 2mila euro per sapere dove abitiamo", ha spiegato ancora.

A luglio 2024 il caso di Nessy era arrivato in Senato, all’attenzione del ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Siamo lavorando, il nostro obiettivo è trovare una soluzione positiva e rapida nel superiore interesse della minore”, aveva spiegato il titolare della Faresina. Eppure la situazione è ancora bloccata.

"Siamo stremate, sono stanca. – confida la ragazza – Noi stiamo facendo tutto il possibile. Ho un'avvocata in Italia che ha bussato a tutte le porte, ma noi siamo ancora allo sbando. Si sta parlano di due italiani perché lui lo è. È nato e cresciuto in Italia da mamma italiana e papà egiziano, non parla neanche l'arabo".

"La bimba è nata da due genitori italiani. Ma qui, quando ha compiuto un anno e mezzo, lui ha ottenuto la cittadinanza egiziana, ha preso il certificato di nascita della bambina e l'ha iscritta all'anagrafe con i suoi nuovi documenti dicendo che è nata da un egiziano e da un'italiana. Ma non è la verità".

"Lui intanto continua a perseguitarci, ma non capisco perché nessuno stia intervenendo. Fa minacce esplicite, continua a diffamare me e la sua ex. Se lo estradassero e lo arrestasse potremmo respirare, potremmo far andare la bambina all'asilo. Invece, così è una continua fuga".

"Un anno fa ha tentato di rapire mia figlia, le ha fatto dei graffi. – ricorda ancora Nessy – È una persona pericolosa e lo sanno tutti. La verità è che si aspetta sempre il fatto e dopo si dice: ‘Potevamo aiutarle‘. Ma alla fine nessuno si muove".

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