Ndrangheta, arrestato 22enne. Uccise la madre: “Era l’amante del boss rivale”

Avrebbe ucciso la madre perché intratteneva una relazione col boss di un’altra famiglia mafiosa. Almeno è questa l’accusa con cui la Polizia ha arrestato F. B., 22enne di Rosarno, nel reggino. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, il ragazzo, dopo aver scoperto che la madre, Francesca Bellocco, aveva una relazione fedifraga con il boss di un’altra famiglia di ‘ndrangheta di Rosarno, Domenico Cacciola, alla testa di un commando di sicari l’avrebbe ammazzata, in ossequio a delle arcaiche regole della mafia, e ne avrebbe occultato il cadavere.
I fatti risalgono all’agosto del 2013 a Rosarno. Il corpo della vittima non è mai stato ritrovato. Contestualmente, anche lo stesso Cacciola è scomparso. Con in più un dettaglio importante: nessuno, neanche moglie, aveva denunciato la sua scomparsa. La donna poi si era giustificata sostenendo che era abituale la periodica scomparsa del marito. Il 22enne, nei confronti del quale è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip distrettuale di Reggio Calabria su richiesta della Dda, è accusato, oltre che di omicidio volontario, di occultamento di cadavere.