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Naufragio Crotone, identificato il piccolo KR70M6: Akef, 6 anni, è morto con tutta la sua famiglia

Il piccolo era in viaggio con il padre Zaboullah, la madre Mina e i fratellini Hassif, 2 anni, e Afir, 4, quest’ultimo ancora disperso.
A cura di Davide Falcioni
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Sulla bara la sigla Kr70M6. L'ultimo bambino trovato morto tre giorni fa dopo naufragio di Steccato di Cutro di domenica scorsa ha però un nome e una storia: si chiama Akef e – come ha ricostruito il Corriere – tutta la sua famiglia è stata inghiottita dal mare.

Suo padre si chiamava Zaboullah, la madre Mina e i fratellini Hassif, 2 anni, e Afir, 4, quest'ultimo ancora disperso. A riconoscere Akef (tramite le foto e la sola scarpina che indossava) sono stati i suoi zii Youssef e Leyla arrivati appositamente dalla Germania.

Il bilancio provvisorio: 70 morti, 16 sono bambini

È di 70 morti il bilancio della tragedia di domenica 26 febbraio: tra loro ci sono almeno 16 bambini, mentre il numero dei dispersi varia da 26 a 46 e i superstiti, alcuni dei quali ancora ricoverati in ospedale, sono 79, due dei quali si trovano nel reparto di pediatria dell'ospedale di Crotone.

Le ricerche dei dispersi proseguiranno a oltranza, salvo diverse disposizioni della Prefettura: un ampio tratto di spiaggia è perlustrato da decine di volontari mentre in mare sono al lavoro unità della Guardia Costiera.

Quattro presunti scafisti indagati, uno di loro è tra i dispersi

Continua intanto l'inchiesta della magistratura. Dopo la strage quattro presunti scafisti sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, naufragio colposo e lesioni. Per due di loro è stato confermato il fermo, la posizione di un terzo è in fase di accertamento e un altro risulta al momento irreperibile, e non è escluso che sia tra i dispersi in mare.

Nei giorni successivi, tuttavia,  dopo un esposto presentato dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni la Procura di Roma ha aperto un secondo filone di indagine sul naufragio per capire se ci siano state falle nei soccorsi al barcone. Al momento il fascicolo è contro ignoti e senza ipotesi di reato, ma gli inquirenti dovranno esaminare il lavoro del Ministro degli Interni Piantedosi e di quello dei trasporti Salvini.

Nell'esposto dei parlamentari infatti si chiedeva ai pm capitolini di valutare le responsabilità ministeriale in relazione alla macchina dei soccorsi. In base a quanto si apprende, i magistrati di piazzale Clodio dovranno valutare, dopo avere studiato l'esposto, se inviare per competenza territoriale l'incartamento ai colleghi della procura di Crotone.

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