Nascondevano droghe, pistole, due mazze, anche un fucile carico: arrestati due giovani a Palermo

Questa mattina i carabinieri di Palermo hanno perquisito due persone, accusate di detenere armi e droga illegalmente: sono state trasferite nel carcere Pignarelli.
A cura di Dario Famà
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Armi, munizioni e droga. Sono questi gli oggetti trovati questa mattina nel quartiere di Brancaccio a Palermo, dove i carabinieri hanno perquisito e arrestato un 25enne e un 26enne. I due palermitani erano già noti alle forze dell'ordine ed erano già accusati di detenzione di armi clandestine e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di illegale munizionamento.

Durante le perquisizioni, personali e domiciliari, i militari hanno trovato diverse armi, tutte detenute illegalmente dai due, tra cui un fucile a pompa e uno ad aria compressa, due pistole revolver e due mazze ferrate. Inoltre, le forze dell'ordine hanno scovato anche 217 munizioni e più di 100 dosi tra cocaina ed hashish.

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L'operazione è parte di un controllo del territorio esercitato per prevenire il commercio illegali di armi e lo spaccio di sostanze stupefacenti ed ha coinvolto più reparti. Partiti questa mattina dal Comando Giacinto Carini, i carabinieri del Nucleo Operativo di Palermo si sono coordinati con i militari della stazione Brancaccio, con il Nucleo cinofili Palermo Villagrazia, con lo Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia e il 9° Nucleo Elicotteristi di Palermo.

Il supporto dei cani antidroga e degli elicotteri si è rivelato decisivo per il rinvenimento del materiale, che è stato sequestrato per i necessari accertamenti. In attesa di ulteriori sviluppi sulla vicenda, i due sono stati arrestati e portati al carcere palermitano Pignarelli, dove attenderanno in custodia cautelare l'attesa dell'udienza di convalida.

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Non è la prima volta che la zona balza agli occhi delle cronache: a fine marzo, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Palermo aveva condannato al carcere 26 persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso. In quel caso, l'operazione era stata condotta da agenti della Squadra Mobile, che si sono infiltrati nei quartieri Brancaccio e Sperone per entrare in contatto con gli spacciatori.

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