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Napoli: sequestrati 9 stabilimenti balneari nel comune di Giugliano

L’inchiesta ha accertato che i lidi operavano con concessioni scadute da anni o con rinnovi fittizi in un’area dove vige il divieto di balneazione.
A cura di Antonio Palma
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Si erano appropriati illagalmente di oltre due chilometri di costa della provincia di Napoli occupando abusivamente il suolo demaniale marittimo, per questo motivo stamattina sono scattati i sigilli e il sequestro per nove stabilimenti balneari di Giugliano, grosso comune a nord di Napoli. In particolare il provvedimento emesso dal gip del tribunale di Napoli ed eseguito dai carabinieri al termine delle indagini della procura partenopea riguarda  i lidi Varca d'Oro, Sabbia d'Argento, Le Hawaii, Le Canarie, Le Antille, Onda del Mare, Lido del Sole, Smeraldo e Le Ancore.

Le acque del tratto di costa non idonee alla balneazione – Durante l'inchiesta gli inquirenti infatti hanno accertato che gli stabilimenti in questione, molto frequentati durante il periodo estivo dai napoletani che non si vogliono allontanare molto dalla città operavano con concessioni marittime scadute da anni o prorogate in modo non chiaro, oppure addirittura del tutto assenti. Con il decreto di sequestro giudiziario dell'area di oltre tredici ettari la magistratura ha ricordato anche che lungo il tratto di mare antistante i lidi oggetto dell'inchiesta c'è il divieto di balneazione dato che le analisi effettuate dall'Arpac hanno stabilito che le acque non sono idonee per la presenza di un tasso elevato di batteri escherichia coli ed enterococchi intestinali.

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