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News sulla morte di David Rossi

Mps, morte di David Rossi, la compagna: “Fu picchiato: come si fa a dire che è suicidio?”

“Prima di morire David è stato picchiato, lo ha stabilito la Procura. Come fanno a dire che si è lanciato di sua volontà?”. A sette anni dalla morte del manager Monte dei Paschi, David Rossi, precipitato il 6 marzo 2013 dalla finestra del suo ufficio a Siena, l’allora compagna Antonella Tognazzi ci racconta tutti i dubbi rispetto all’inchiesta ufficiale che ha chiuso il caso come suicidio. E il dolore di questi 7 anni: “Mi hanno strappato il cuore e l’anima, David era tutto”.
A cura di Angela Marino
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David Rossi, il capo della comunicazione del Monte Dei Paschi di Siena è precipitato dalla finestra del suo ufficio a Siena, la sera del 6 marzo 2013. Per la Procura di Siena, David, 51 anni, compagno di Antonella Tognazzi e papà (acquisito) di Carolina, all'epoca 20enne, sarebbe morto suicida. La famiglia, però, ha sempre dubitato di tale ricostruzione. Oggi di fronte a un'indagine della Procura di Genova sull'operato dei magistrati che indagarono – e archiviarono – la morte di Rossi, Antonella Tognazzi racconta a Fanpage.it i dubbi e il dolore di questi sette anni.

L'indagine ufficiale è archiviata, ma lei non si ferma. Ha fatto aprire un'inchiesta dalla Procura di Genova sui magistrati Senesi

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"Sì. Le indagini di Genova stanno accertando che l'operato della magistratura di Siena si sia svolto nel pieno rispetto della ricerca della verità e della giustizia. Sono state sentite tantissime persone, tra cui il sindaco Pierluigi Piccinni, al quale era stato riferito che le indagini non erano state fatte adeguatamente, per interessi personali dei magistrati. Si affermava che c'erano dei festini a Siena. Potrebbero venire fuori degli elementi testimoniali su cui anche noi, domani, potremmo lavorare. Non ci siamo fermati, questo mai".

Anche le indagini tecniche vanno avanti, giusto?

"Abbiamo coinvolto nuovi tecnici per approfondire alcuni aspetti che sono emersi. Va rivisto tutto: dalle analisi dell'autopsia, ai filmati della caduta, ai tabulati, a tutta una serie di altri elementi".

Che cosa è successo quella notte? Si è mai fatta un'idea personale? 

"No, è quello che voglio scoprire. Ci sono numerosi elementi che determinano che non sia stato lui a scegliere di morire, primo fra tutti, le percosse di cui sono stati trovati segni sul suo corpo".

Anche la Procura ha riconosciuto le percosse, giusto?

"Esatto, sono state riconosciute anche dall'incaricato della Procura. Il medico legale Cristina Cattaneo, che ha eseguito l'autopsia, ha attestato che i segni sul corpo di David non sono riconducibili alla caduta, ma alle percosse".

Quindi prima di morire David è stato picchiato?

"Sì, ed è una vergogna che il Monte dei Paschi di Siena non abbia fatto a sua volta un esposto alla Procura per il fatto che all'interno della sua banca, del suo istituto, dei suoi uffici – che sono tutti supercontrollati – sia avvenuta un'aggressione ai danni di un dipendente".

Un'aggressione contestuale all'evento morte

"Esatto. Come si fa a far finta di niente di fronte a un'aggressione fisica acclarata e contestualizzata nelle indagini, come si fa a farne menzione in un'appendice, come se fosse un fatto non collegato? Come si fa a non approfondire? Questo tra gli altri punti sarà quello che evidenzieremo nella richiesta di riapertura delle indagini".

Ha mai sospettato di qualcuno che David frequentava?

"Se ho un nome in testa? No, e questo mi fa paura. David non aveva nemici, era una persona stimata che ha sempre lavorato in maniera indipendente senza legarsi a nessun corrente e a nessun personaggio. Si limitava a fare il suo lavoro in maniera molto professionale. È tutto possibile, nessuna pista mi sembra meno credibile dell'altra. Eppure, non escludo che dietro questo mistero, nonostante si sia voluto guardare in grandi contesti, ci sia qualcosa di molto banale".

Ad esempio?

"Il fatto che David avesse chiesto di parlare con i magistrati e che questi non lo abbiano ricevuto. Può essere che avesse saputo che uno di loro era implicato in quelle seratine allegre, i cosiddetti festini della Siena bene di cui si è parlato. Può darsi che volesse dirlo. Può essere una banalità, la classica ‘buccia di banana', può essere incappato in un errore che gli è costato la vita".

Cosa ha significato la perdita di David per lei?

"La mia vita è stata completamente stravolta, mi sono dovuta reinventare da zero. David e io vivevamo in simbiosi, pur seguendo ognuno il proprio percorso professionale. Era la mia custodia, la mia essenza e io per lui. A me hanno veramente strappato l'anima e il cuore".

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