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Morto in mare per salvare 4 bimbi, la figlia di Bruno: “Si è tuffato all’istante, ora sono sola”

Il racconto di Paola, la figlia di Bruno Padovani, l’82enne che lunedì pomeriggio è morto nel salvare 4 bambini che rischiavano di affogare in mare a Lido Adriano: “Mi hanno detto che è morto da eroe, ma io avrei voluto godermelo ancora per tanti anni”.
A cura di Ida Artiaco
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Foto da Facebook.
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"Un attimo prima di lanciarsi in acqua, mio padre era sereno, mi diceva di essere in paradiso, con poca gente. Poi si è tuffato all'istante quando ha visto i bambini in difficoltà". A parlare è Paola, la figlia di Bruno Padovani, l'82enne che lunedì pomeriggio è morto nel salvare 4 bambini che rischiavano di affogare in mare a Lido Adriano, nel Ravennate, dove i due si trovavano in vacanza. Originario di Nogara, in provincia di Verona, l'uomo ha avuto un malore che non gli ha lasciato scampo dopo il suo gesto eroico.

Al Corriere del Veneto, la figlia ha raccontato cosa è successo. "D'improvviso abbiamo sentito quelle urla e ci siamo alzati di scatto. C'erano quattro bambini che stavano annegando, gli ho detto papi fermati che chiamo rinforzi ma lui si è tuffato all'istante. Non ha minimamente pensato ai suoi 82 anni, lui era così, se c'era da aiutare qualcuno lo faceva con tutto se stesso", ha detto. La donna a quel punto, dato che il servizio di salvataggio aveva staccato il turno alle 18:30, è corsa a chiamare una amica che sapeva nuotare, ma quando è ritornata sul bagnasciuga ha visto il padre privo di sensi.

"I piccoli erano salvi ma mio padre, forse per la tensione, forse per lo sforzo, era a terra. Non ce l'ha fatta – ha continuato -. Mi hanno detto che è morto da eroe, ma io avrei voluto godermelo ancora per tanti anni, era così felice adesso con i nipotini. Invece ora io sono rimasta sola". Su quanto successo la Procura di Ravenna ha aperto un'inchiesta senza ipotesi di reato. "Ho assistito ai tentativi disperati per salvare mio padre, hanno cercato in tutti i modi di fargli ripartire il cuore, purtroppo non c'è stato nulla da fare".

Che Bruno avesse trascorso una vita al servizio degli altri è stato confermato anche dal comune di Nogara di cui è stato Consigliere ed Assessore al sociale. Un un post su Facebook pubblicato ieri si legge: "Grande serietà e dedizione nel suo ruolo di amministratore pubblico. Ci lascia con un grande gesto di altruismo a testimonianza di una vita vissuta al servizio degli altri".

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