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Morto Alberto Sed, sopravvissuto ad Auschwitz. Diceva: “Ci facevano lanciare bimbi per ucciderli”

È morto Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. “Una perdita ancora più dolorosa in questi tempi cupi in cui si riaffaccia l’odio antisemita. Con il sorriso ha saputo raccontare l’inferno e renderci persone migliori”, così in una nota Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma.
A cura di Susanna Picone
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È morto all’età di novantuno anni Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. A darne notizia, in una nota, Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ricordando il dramma che Sed ha vissuto quando era solo un ragazzino. "È scomparso in queste ore Alberto Sed, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau – si legge nella nota -. Alberto dopo essere stato catturato a Roma con sua madre e le due sorelle venne portato per un breve periodo a Fossoli, per poi essere condotto a Birkenau: lì gli venne tatuato il numero A-5491. La sua scomparsa rappresenta un dolore immenso per tutta la Comunità. Una perdita ancora più dolorosa in questi tempi cupi in cui si riaffaccia l’odio antisemita. Con il sorriso ha saputo raccontare l’inferno e renderci persone migliori. Dio ne benedica la memoria”.

"Ad Auschwitz ci facevano tirare in aria bambini e si divertivano a ucciderli, come nel tiro a piattello" – Per decenni Alberto Sed, nato a Roma nel 1928 e sopravvissuto alla guerra, non è riuscito a parlare dell’orrore del campo di sterminio nazista, dove ha perso la madre e le sue sorelle, una delle due sbranata dai cani per divertimento dei nazisti. Dal campo di sterminio “siamo tornati in pochi”, raccontava nel momento in cui si è “sbloccato” e, come diceva lui, è “uscito” da Auschwitz. Sed ha ricordato la sua storia in un libro scritto intitolato "Sono stato un numero" e in centinaia di incontri con scuole, ragazzi, detenuti, gente comune. "Non sono mai riuscito a prendere in braccio un neonato, nemmeno i miei figli, perché ad Auschwitz i nazisti ci facevano tirare in aria bambini di pochi mesi e si divertivano a ucciderli, come nel tiro a piattello", raccontava ricordando l’orrore vissuto. “Cordoglio per la scomparsa di Alberto Sed. Era sopravvissuto al campo di sterminio Auschwitz-Birkenau. Proprio domattina partirò per il Viaggio della Memoria con gli studenti capitolini. Perché il valore della testimonianza è pilastro di ogni democrazia”, ha twittato la sindaca di Roma Virginia Raggi.

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