Morte Simona Cinà, il medico legale spiega cosa svelerà l’esame radiologico di oggi sulla pallavolista

Oggi martedì 5 agosto si procederà con i primi esami medici sul corpo di Simona Cinà, la pallavolista trovata morta in piscina durante una festa la notte tra venerdì e sabato in una villa a Bagheria, nel Palermitano. Giovedì 7 agosto invece è in programma l'autopsia, si procederà anche con gli esami tossicologici. Sono tutti accertamenti fondamentali per chiarire con certezza cosa sia successo alla 20enne.
In un comunicato della Procura è stata diffusa la dinamica dell'accaduto dopo aver parlato con gli altri invitati alla festa: "Il corpo della giovane ragazza è stato rinvenuto da alcuni degli ultimi partecipanti ancora presenti alla festa intorno alle ore 4.00: lo stesso si trovava esanime sul fondo della piscina, in un angolo distante, e dotato di scarsa illuminazione, rispetto alla zona ove erano collocati bar, consolle musicale e i servizi igienici. Per quanto sinora appreso, a seguito del rinvenimento, almeno due ragazzi si sono immediatamente tuffati nella piscina ed hanno recuperato il corpo della ventenne, praticando le manovre di rianimazione salvavita in attesa dell'arrivo dei soccorritori. Arrivato sul posto, il personale del 118 ha provato a rianimare la ragazza, purtroppo invano, non potendo fare altro che constatare il decesso della stessa alle ore 5.00".
Ma per la famiglia della giovane tanti sono i dubbi, qualcosa non torna. Saranno gli esami sul corpo a dare tutte le risposte del caso. A iniziare dalla radiologia di oggi. Cosa potrà svelare questo esame?
Stando a quanto spiegato da un medico legale a Fanpage.it, nella giornata di oggi si cercherà di capire se vi sono dei traumi, delle fratture sul corpo. Sarà fondamentale anche per ricostruire cosa sia successo prima del decesso. Da precisare però che la causa della morte è ancora sconosciuta e che sarà l'autopsia di giovedì a svelarla.
Nel dettaglio: "Già durante una prima ispezione del cadavere – spiegano a Fanpage.it – si può capire se ci sono traumi contusivi. Bisogna tenere in considerazione che se il trauma è avvenuto pochi minuti prima il decesso ci sarà una minore formazione di lividi. Motivo per cui sarà fondamentale fare l'esame radiologico ed evidenziare eventuali fratture". Spiegando meglio per ipotesi, bisognerà escludere se l'annegamento non sia dovuto al fatto che avesse qualche arto rotto. Oppure se prima di cadere in acqua avesse urtato qualcosa. Poi ovviamente "non necessariamente una frattura vuol dire una colluttazione volontaria, bisognerà successivamente accertare le modalità". Ecco quindi quello che potranno svelare gli esami di oggi.