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La morte di Sissy Trovato Mazza

Morte di Sissy Trovato Mazza, se anche la pista passionale porta in carcere

Mentre gli ispettori del Ministero esaminano al microscopio il carcere della Giudecca, sono in molti a chiedersi se non si sia indagato anche nel privato dell’agente Trovato Mazza. Se non sia ipotizzabile una ‘pista passionale’ per l’indagine sull’istigazione al suicidio aperta della procura di Venezia. Ebbene, sapete dove porta quella pista? Di nuovo in carcere.
A cura di Redazione
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‘Indagate sul privato di Sissy', hanno detto in molti dopo la tragica morte dell'agente penitenziaria uccisa da un colpo di pistola. In molti si sono chiesti cosa ci fosse oltre le lettere che Sissy scriveva alla direttrice Straffi, oltre i rapporti disciplinari, dietro alla facciata di agente integerrima che voleva cambiare la dimensione carceraria femminile a misura di donna, che voleva ripulire il penitenziario. In tanti si chiedono dove porti la cosiddetta pista passionale. La risposta è sorprendente: porta di nuovo in carcere.

Partiamo dall’inizio, il 2011. Sissy, 22enne ha concluso da poco la sua esperienza nell'Esercito, gioca a calcio come portiere nella squadra femminile dell ‘Lupe', da anni ormai ha lasciato la Calabria per seguire i suoi sogni di carriera. È in questa fase della sua vita che tenta e supera il concorso in Polizia Penitenziaria, dove conosce quella che sarà la sua compagna per alcuni anni. Insieme scelgono come destinazione provvisoria il carcere della Giudecca di Venezia, in attesa di essere trasferite a Civitavecchia, dove entrambe chiederanno il trasferimento qualche tempo dopo. Pian piano l'intimità sbiadisce e la storia tra le due, iniziata in giovane età, volge verso il termine. “Sissy non era più innamorata" – racconta una persona molto vicina alla ragazza. Dunque la scintilla finisce, ma non la frequentazione, che invece va avanti per molto tempo. “Sissy ha continuato a vedere la sua ex nonostante la storia fosse finita – racconta ancora l'amica –  sembrava tutto ok tra loro”. E lo era. Il nuovo equilibrio amicale funziona fino a quando Sissy non incontra la futura compagna, una ragazza conosciuta in vacanza, una civile. Una persona, insomma, del tutto estranea all'ambiente penitenziario. Con lei la relazione prende subito una piega seria e Sissy appare a tutti molto felice.

È l’estate del 2016, l’ultima estate di Sissy. È qui che cominciano gli attriti con i colleghi e i rapporti disciplinari sulla sua condotta, ma contemporaneamente si apre una stagione più matura, di progettualità concreta. L'iscrizione all'università, per progredire nella carriera in polizia e il trasferimento in una nuova casa, dove ricominciare ne sono i segnali. Tra Sissy e la sua ex, intanto, i rapporti continuano a degradare e sono in molti a testimoniare che Sissy si lamentava spesso dei comportamenti aggressivi e spiacevoli da parte della ex, ma ancora collega. Nel novembre di quell'anno, solo 20 giorni dopo che si era trasferita nella nuova casa con la compagna partirà quel colpo di pistola che ha calato il sipario sulla sua vita. Giusto una menzione, per la sua ex, nel fascicolo di indagine dove il suo nome spunta in una denuncia de relato da parte di un'amica calabrese di Sissy. Sconvolta dai fatti del 1 novembre e in dubbio se quello che sa non possa essere utile alle indagini, la ragazza si reca dai carabinieri per riferire che quella stessa estate Sissy le aveva raccontato dei comportamenti aggressivi della ex.

"Lei mi tormenta" le aveva detto.

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