“Mi ha offerto delle pastiglie, poi non respiravo più”: 55enne drogata e violentata a Padova

È stata drogata e violentata dentro uno stabile abbandonato a Padova. A raccontarlo è una donna di 55 anni, di origini friulane, che nei giorni scorsi ha presentato querela alla polizia ferroviaria. "Mi ha dato delle pastiglie – ha spiegato la vittima – e poi non riuscivo a respirare, pensavo di morire". Sono parole dure, che descrivono l’orrore vissuto la sera dell'1 settembre nei pressi dello scalo ferroviario cittadino.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, la donna aveva trovato riparo per la notte all’interno di un edificio abbandonato insieme ad altre due persone. È stato in quel contesto che il trentasettenne di origini romene, già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti e contro il patrimonio, le avrebbe somministrato le pastiglie, approfittando della sua condizione di vulnerabilità. L’episodio si sarebbe consumato in un’ora di abusi, con le mani dell’uomo strette al collo della vittima.
Dalla descrizione e dai dettagli forniti dalla donna, la Polfer è risalita all’identità del sospettato. Il 5 settembre il trentasettenne è stato rintracciato all’interno dell’area ferroviaria. Fermato e sottoposto a un fermo di polizia giudiziaria, è stato poi condotto davanti all’autorità giudiziaria che ha convalidato il provvedimento, applicando la custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale.
"Non riuscivo a respirare, pensavo di morire", ha raccontato la vittima, descrivendo l’angoscia e la paura vissute durante l’aggressione. Un resoconto che ha permesso alla polizia di muoversi rapidamente e assicurare l’arresto, evitando che l’uomo potesse allontanarsi o commettere altri crimini.
La Polfer di Padova ribadisce l’importanza della tempestività nella raccolta di denunce e di segnalazioni. Grazie alla prontezza della vittima e alla rapidità delle indagini, è stato possibile assicurare alla giustizia un uomo già noto per precedenti penali e prevenire potenziali ulteriori reati.
"Mi ha offerto delle pastiglie – conclude la donna – e poi tutto è successo così in fretta… Non riuscivo a reagire". Parole che raccontano il trauma e la gravità del fatto. L’indagine, tuttavia, è chiusa sotto il profilo della cattura: ora sarà la giustizia a fare il suo corso, mentre la vittima inizia a mettere distanza tra sé e l’incubo subito.