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Picchiato dopo nota all’alunna, a giudizio padre e l’amico che lo aggredirono: “Punito perché severo”

Aggredì il professore che mise una nota alla figlia, ora l’uomo è andato a processo insieme all’amico 30enne che lo ha spalleggiato. La ragazzina, parente di un boss di Enziteto, era entrata in ritardo in classe.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Arriva a processo dopo 7 mesi la vicenda che vede protagonista una ragazzina di 14 anni parente di un boss di Enziteto (Bari). Il 23 settembre scorso l'adolescente ha aggredito un professore che le aveva messo una nota a scuola. A sostenere la ragazzina, il padre e un amico di famiglia.

Per i due uomini, il sostituto procuratore Francesco Di Liso ha chiesto il rinvio a giudizio e ora i loro avvocati dovranno valutare l'opportunità di chiedere riti alternativi per cercare di ottenere sconti di pena in caso di condanna. La 14enne, invece, è indagata dalla Procura dei minori. L'accusa per i due 30enni è di interruzione di pubblico servizio e lesioni aggravate in concorso con la minorenne.

Dopo la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, il padre della ragazzina e l'amico 30enne non hanno chiesto di essere sentiti, né presentato memorie per il quadro accusatorio a loro carico. L'ipotesi della Procura, è che l'aggressione al docente Vincenzo Amorese sia stata una ritorsione da parte della 14enne e dei suoi familiari. Un modo, secondo le indagini, per punire una "mancanza di rispetto" nei confronti "della familiare di un boss".

Stando a quanto ricostruito, quel giorno di settembre la 14enne sarebbe entrata alla seconda ora e avrebbe iniziato a disturbare la lezione. L'insegnante avrebbe prima richiamato l'adolescente e poi scritto una nota sul registro. La "severità" del docente però avrebbe indispettito la studentessa e il padre 35enne. L'uomo, dopo aver ricevuto un sms dalla figlia, avrebbe organizzato una vera e propria spedizione punitiva con un amico entrando nell'aula in cui Amorese stava facendo lezione.

Davanti agli studenti, l'insegnante è stato immobilizzato e preso a schiaffi. "Professore, non ti permettere più di fare quello che hai fatto oggi" avrebbe detto il padre della 14enne davanti alla classe. In ospedale, il docente ha ricevuto una prognosi di 6 giorni e la diagnosi di un trauma al volto e un disturbo da ansia.

Il docente ha denunciato il tutto dopo essere stato dimesso. Nel frattempo, la famiglia della ragazza aveva già presentato una denuncia per molestie, ma le verifiche delle forze dell'ordine hanno accertato la falsità delle accuse. Secondo il gip, le denunce erano con tutta probabilità una ritorsione nei confronti dell'insegnante che aveva punito la ragazzina e un tentativo di giustificare l'aggressione.

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