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Richiami e ritiri di prodotti alimentari

Mercurio oltre i limiti: richiamato pesce spada in tranci. Il Ministero: “Non mangiatelo”

Nuovo richiamo alimentare pubblicato sul sito del Ministero della Salute: ritirati dal commercio dei lotti di pesce spada in tranci commercializzati dall’azienda D.I.MAR. I dettagli e il motivo del richiamo.
A cura di Biagio Chiariello
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Presenza di mercurio superiore ai limiti di legge. Per questo motivo il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di due lotti di pesce spada in tranci irregolari commercializzati dall'azienda D.I.MAR, srl e prodotti da Congelados Maravilla con sede a Puerto pesquero de lonja grandes peces y bajura, Ofic.15, 36202 Vigo, Pontevedra, Spagna. Le trance del pesce spada in questione sono vendute sfuse.

lotti oggetto del ritiro sono 23505-4237/lotto interno 23099777 e 23508-4237/lotto interno 23099937, con data di scadenza 1 giugno 2026. In via cautelativa, l’azienda raccomanda di non consumare il prodotto con i numeri di lotto sopra indicati e restituirlo al punto venduta d’acquisto.

Nella avvertenze si legge che "qualora aveste acquistato il prodotto sopra riportato avente il lotto 23099777 – 23099937 siete pregati di riportarlo in negozio".

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La presenza di mercurio nei pesci non è certo una novità e già a ha portato a diverse allerte alimentari segnalate sul sito del Ministero della Salute. Sono le specie di pesci più longeve e in cima alla catena alimentare come tonni, squali, pesce spada e sgombro reale, a contenere concentrazioni più elevate di mercurio rispetto ad altre. Per questo ci sono leggi specifiche che indicano percentuali di presenza oltre le quali non è consentito il consumo.

Non si tratta ovviamente del primo richiamo comunicato dal Ministero della Salute. Qualche giorno fa abbiamo riportato l'allerta alimentare riguardante una salsa al salmone scozzeseuna salsa di noci nella qualo sarebbe stata rilevata la presenza di Listeria monocytogenes. Pochi giorni prima era toccato a due lotti di formaggio Castelmagno nei quali sarebbe stata rilevata la presenza di Escherichia Coli produttori della tossina Shiga STEC. Prima ancora un lotto di mozzarella venduta nei supermercati Lidl per un'errata data di scadenza, il caffè prodotto dall’azienda Torrefazione Lucchese del caffè Srl per livelli di ocratossina eccessivi, un lotto di barrette di cioccolato è stato richiamato dai supermercati Carrefour per possibile presenza di corpi estranei in plastica e alcuni lotti di fichi secchi per presenza di ocratossina A.

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