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Medico ritrova la bambina che aveva salvato 25 anni prima a Cuba: “Una grande emozione”

Ritrova la bambina sarda che aveva salvato 25 anni prima durante una vacanza a Cuba. La piccola aveva rischiato di morire e il medico scozzese l’aveva rianimata con la respirazione bocca a bocca. Anni dopo, la moglie del dottore ha chiesto aiuto online per ritrovare la ragazzina e fare una sorpresa al suo compagno.
A cura di Gabriella Mazzeo
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foto inviata a L'UnioneSarda.it
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Un appello lanciato attraverso UnioneSarda.it per ritrovare una bambina salvata tanti anni fa a Cuba da un medico scozzese che non l'aveva più rivista. Non ha mai smesso di pensare a quella bambina sarda: "Dove sarà?Chissà com'è diventata, se sta bene, se è felice", si chiedeva. A poche ore dall'inizio di quella ricerca, una ragazza si è palesata: "Sono io quella bambina", ha detto. 

Il tutto inizia nel 1994, nella zona di Camaguey. Turisti che affollano l'area della piscina, un urlo squarcia l'atmosfera: la piccola viene ripescata dalla piscina nella quale era caduta e non respira. Il medico si precipita a soccorrerla mentre è stesa a terra, viola in volto. La rianima con la respirazione bocca a bocca per due minuti, fino a quando lei tossisce e riprende il respiro spontaneo. La bambina poi si riprenderà completamente, ma poi la famiglia sarda e quella del medico scozzese si perdono di vista, senza però mai dimenticarsi.

Il medico non a mai abbandonato il desiderio di rivedere quella bambina. "Vorrei rivederla per fare una sorpresa a mio marito che l'ha salvata – spiega la compagna che ha contattato l'Unione Sarda – facendogli avere una foto di quella bambina oggi. Qualcuno può aiutarci?". L'annuncio ha portato poi alla giovane che ha fornito informazioni precise per l'identificazione. Sarah oggi ha 29 anni e vive in un paese del Medio Campidano. Quando i due si sono finalmente ritrovati, si sono accordati per una videochiamata. "Sono io la bambina che hai salvato a Cuba" ha detto Sarah appena alzata la cornetta. Vincent, medico anestesista, non credeva ai suoi occhi. Un regalo di compleanno che mai avrebbe immaginato. "Abbiamo chiacchierato e l'ho ringraziato perché senza di lui io non sarei qui". Le due famiglie si incontreranno appena possibile per stringersi la mano e consolidare la connessione mentale che da quell'estate non li ha mai abbandonati.

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