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Mattia Giani, prima ambulanza dopo 17 minuti: multa di 400 euro alla società per mancanza di medico

I provvedimenti del giudice sportivo, dopo la morte del calciatore di 26 anni, hanno ricostruito quando accaduto sul campo del Lanciotto Campi durante la partita del campionato di Eccellenza a Campi Bisenzio contro il Castelfiorentino United di Mattia Giani.
A cura di Antonio Palma
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A bordo campo non vi era né medico né ambulanza e il primo mezzo di soccorso sarebbe arrivato solo dopo 17 minuti per assistere Mattia Giani, il calciatore morto a 26 anni domenica 14 aprile dopo aver avuto un malore durante una partita del campionato di Eccellenza a Campi Bisenzio, senza più riprendere conoscenza. Lo riporta la relazione della Lega Nazionale Dilettanti (LND) Toscana, annunciando i provvedimenti disposti dal giudice sportivo per la mancanza di personale medico sul posto.

Il giudice sportivo, infatti, ha disposto una multa di 400 euro per il Lanciotto Campi "per mancanza di ambulanza e/o medico". Si tratta della società sportiva di casa che ospitava la partita tra la formazione locale e il Castelfiorentino in cui militava Mattia Giani. Il provvedimento è annunciato da un comunicato della lega Dilettanti che ricostruisce le fasi dei soccorsi, confermando di fatto la ricostruzione dei genitori del calciatore 26enne, che avevano parlato di soccorsi in ritardo e mancanza di medici sul posto ma della presenza di un defibrillatore.

Secondo la Lega, Giani è stato "soccorso dal massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna che intervenivano con massaggio cardiaco e l'uso del defibrillatore presente negli spogliatoi". "Sopraggiungeva dopo 17 minuti una prima ambulanza che proseguiva le manovre di soccorso coadiuvata da altri volontari giunti dopo pochi minuti con altra ambulanza" aggiunge il comunicato.

“La partita è stata sospesa al 14º del primo tempo per un grave episodio occorso al giocatore dell'A.S.D. Castelfiorentino United, Giani Mattia" ricostruisce il giudice sportivo, che conclude: "I sanitari si prodigavano nei tentativi di rianimazione per poi provvedere all'urgente accompagnamento del calciatore presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero più vicino".

Il giudice sportivo evidenzia invece la correttezza della decisione di sospendere la partita, sottolineando "la grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva" da parte della terna arbitrale e della Società Lanciotto.

Sul caso della morte di Mattia Giani la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo che però al momento non vede indagati. La famiglia del 26enne invece ha annunciato che agirà per vie legali per accertare se tutto abbia funzionato nella macchina dei soccorsi. "Lo facciamo non per accanimento sulla società o sul 118, non vogliamo questo, ma solo perché quanto accaduto a nostro figlio non accada ad altri ragazzi" ha spiegato il papà di Mattia Giani, Sandro, aggiungendo: "Non riporterà in vita il nostro Mattia ma almeno sarà utile a qualcun altro".

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