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Covid 19

Medici morti per coronavirus, una vittima in Trentino: Gaetana Trimarchi contagiata da un paziente

Gaetana Trimarchi, originaria della provincia di Messina, da venti anni viveva in Trentino e lavorava come guardia medica in Val di Fassa. È uno dei medici che ha perso la vita a causa del coronavirus. Aveva 57 anni: la dottoressa aveva contratto il Covid-19 ed è morta all’ospedale di Rovereto.
A cura di Susanna Picone
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Ad oggi sono 66 i medici che hanno perso la vita a causa della pandemia di coronavirus. A fornire i dati è la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), secondo cui una delle ultime vittime tra i camici bianchi è Gaetana Trimarchi, una dottoressa siciliana che da venti anni viveva in Trentino e lavorava come guardia medica in Val di Fassa. Gaetana Trimarchi, di cinquantasette anni, è morta ieri presso l’ospedale di Rovereto. Secondo quanto ricostruiscono le cronache locali la dottoressa, originaria di Santa Teresa di Riva, nella provincia di Messina, ha contratto il coronavirus visitando un paziente contagiato.

Medico morto per coronavirus, il cordoglio delle istituzioni

“È una notizia che giunge improvvisa e lascia un dolore profondo”, così l'assessore provinciale Stefania Segnana, anche a nome del presidente Fugatti e di tutta la Giunta, ha commentato la scomparsa della dottoressa. “Sappiamo quanto sia importante il sacrificio che tutto il personale sanitario trentino sta facendo per fronteggiare l'emergenza – ha continuato l’assessore – ma il decesso di una professionista è un colpo durissimo che colpisce non solo i suoi affetti più stretti ai quali vanno le nostre condoglianze, ma il sentimento di tutta la nostra comunità”.

Il ricordo dei colleghi: "Gaetana Trimarchi disponibile e cordiale"

“È il tributo che la classe medica del territorio paga a un evento eccezionale che ci ha visti lavorare sprovvisti di mezzi di prevenzione individuale”, le parole di Mauro Larcher, direttore della Scuola di formazione specifica in medicina generale di Trento nel ricordare la collega. La dottoressa si era diplomata nella scuola nel 2018: “La ricordiamo per la sua disponibilità e per la sua verve, simpatica e cordiale. La notizia ci rattrista e ci accomuna nel dolore per la scomparsa di una collega in prima linea nelle cure primarie”.

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