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Matera, tra gli stupratori delle due 15enni ci sarebbe anche il figlio di una poliziotta

Tra gli otto ragazzi che la notte tra il 7 e l’8 settembre hanno partecipato allo stupro di gruppo di due quindicenni inglesi in vacanza in Italia ci sarebbero anche due trapper locali: uno di loro, in particolare, sarebbe il figlio di una poliziotta lucana. Proseguono le indagini della polizia: si cerca anche un video.
A cura di Davide Falcioni
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Continuano senza sosta le indagini per fare luce sullo stupro di gruppo di Pisticci (Matera), in cui almeno otto persone hanno abusato di due ragazze di 15 anni in vacanza in Italia. Oltre ai quattro giovani già individuati, tutti di età compresa tra i 19 e i 23 anni, nel mirino degli inquirenti ce ne sarebbero altri e due di loro sarebbero cantanti trap locali. Uno, in particolare, sarebbe il figlio di una poliziotta lucana.

Stando a quanto riporta Repubblica in una ricostruzione della vicenda i fatti risalgono alla notte tra il 7 e l'8 settembre scorsi e si sono consumati durante una festa in una villa di Marconia (Pisticci): qui due adolescenti inglesi di 15 anni sono state violentate da un gruppo di giovani del posto, quattro dei quali sono stati identificati e posti in stato di fermo. Ne mancano altri quattro all'appello e su di loro si stanno concentrando le ricerche, anche se almeno due sarebbero stati individuati e sarebbero, per l'appunto, trapper della zona. La loro presenza alla festa, secondo quanto è emerso nel corso delle indagini, sarebbe stata confermata da diversi testimoni. Altri ragazzi sarebbero dunque coinvolti nella vicenda, ma al momento a restare in carcere sono solo i 4 fermati nei giorni scorsi. "Le due minori non sono riuscite a individuare gli altri partecipanti alla violenza di gruppo", ha dichiarato il giudice nella sua ordinanza.

Le vittime, ancora sotto shock, stanno collaborando con gli inquirenti per fornire più dettagli possibili e risalire all'identità dei loro aggressori, mentre prosegue in parallelo anche il lavoro della scientifica. Sono infatti stati sequestrati cellulari e dispositivi elettronici degli indagati e si sta procedendo alla ricerca dei file multimediali al loro interno, in particolar modo di un video dello stupro. L'elenco degli indagati, per ora fermo a quattro persone, sembra quindi essere destinato ad allungarsi.

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