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Massimiliano, annegato in piscina a 4 anni: indagati la mamma e il gestore dell’agriturismo

La procura di Ferrara ha notificato due avvisi di garanzia, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, a carico della mamma di Massimiliano Grandi, il bambino di quattro anni annegato in piscina domenica scorsa a Bosco Mesola, e del titolare dell’agriturismo Cà Laura. Si tratta di un atto dovuto per permettere l’esecuzione dell’autopsia.
A cura di Davide Falcioni
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La procura di Ferrara ha notificato due avvisi di garanzia, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, a carico della mamma di Massimiliano Grandi, il bambino di quattro anni annegato in piscina domenica scorsa a Bosco Mesola, e del titolare dell'agriturismo Cà Laura: si tratta – spiegano gli inquirenti – di atti dovuti che consentiranno di eseguire l'autopsia sul corpo del bimbo al fine di accertare le cause del decesso, in particolare se il bimbo abbia avuto un malore prima di finire in acqua. Il conferimento per l'incarico medico legale è fissato per venerdì mattina, e dagli esiti dell'esame gli inquirenti si attendono di capire le cause della morte, mentre le indagini dei carabinieri dovranno stabilire come e quando è avvenuta la tragedia: dopo aver ascoltato tutti i presenti come testimoni, infatti, risulta un buco di alcuni minuti dal momento in cui il bimbo era insieme alla madre a quello in cui è stato visto sul fondo della piscina.

Stando a quanto emerso in questa prima fase delle indagini nessuna delle circa dieci persone in piscina avrebbe visto immergersi Massimiliano, né tanto meno annaspare mentre era in acqua. L'unica certezza è che il bambino pochi minuti prima aveva mangiato un gelato, si trovava accanto alla madre con suoi conoscenti nei pressi della piscina piccola, e poi è stato ritrovato sul fondo della piscina dei grandi. Altra circostanza da chiarire, il fatto che molti dei presenti sono usciti dall'agriturismo dopo il fatto, vista la concitazione di quei momenti e non sono stati identificati: da qui la richiesta degli inquirenti di farsi vivi nel caso avessero indicazioni da fornire su cosa hanno visto in merito. Le posizioni giudiziarie dei due indagati sono diversificate: quella della mamma verte sulla possibile non vigilanza del piccolo, mentre quella del titolare dell'agriturismo è legata alle verifiche in corso sulla regolarità delle piscine.

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