Martina morta dopo aver saputo di aver perso il bimbo: in Pronto soccorso già 8 volte in due mesi

Era stata in ospedale già almeno otto volte negli ultimi due mesi Martina Piserà, la 32enne morta domenica scorsa all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia poche decine di minuti dopo aver appreso del decesso del bimbo che porta in grembo da sette mesi. Lo confermano i familiari della donna, sostenendo che da tempo accusava dolori al petto e all’addome prima dell’arresto cardiaco fatale ma in nessun caso era scattato il ricovero dopo il suo accesso in pronto soccorso.
Dall’ospedale parlano di “Complicazioni cardiache” mentre la donna veniva portata in sala operatoria per l’espulsione del feto dopo l’accertamento del decesso del bimbo in grembo ma saranno ora l’autopsia e gli esami poste mortem a ricostruire i fatti. Oltre all’indagine della Procura di Vibo Valentia, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per accertare eventuali responsabilità e ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, anche l'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia ha istituito una commissione d'inchiesta per far luce sul decesso di Martina Piserà.
Secondo quanto ricostruito finora, Martina Piserà era arrivata all’ospedale Jazzolino di Vibo nelle prime ore di domenica in preda a dolori addominali dicendo che non sentiva più il feto muoversi in grembo. Trasferita nel reparto di Ginecologia e Ostetricia e sottoposta agli accertamenti del caso, purtroppo i sanitari poco dopo avevano dovuto constatare l’assenza di battito cardiaco nel feto. Mentre i medici predisponevano un parto indotto per l’espulsione del feto, il quadro clinico della donna è precipitato. Meno di mezz’ora dopo l’ingresso in ospedale, Martina Piserà è morta. L'elettrocardiogramma ha rivelato una fibrillazione al cuore ma saranno necessari ulteriori esami istologici e tossicologici, sia sulla donna che sul feto per individuare le cause esatte.
Intanto nel pomeriggio di ieri, nella chiesa della Madonna della Neve a Mesiano di Filandari, si sono svolti i funerali di Martina e del suo bambino. La funzione è stata officiata dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro alla presenza di una folla commossa. Nell’omelia il vescovo si è rivolto al marito di Martina con parole di conforto “Alberto, tu hai conosciuto Dio in una maniera così difficile. Da oggi dovrai vivere per tre. Cristo lo possiamo capire solo nella croce che porta. Le mie parole vogliono essere di speranza: pregherò affinché il Signore ti dia una vita rinnovata” ha dichiarato.