Marsala, due migranti picchiati con sedie e bottiglie rotte: colpita anche una donna incinta

Due ragazzi di origine africana sono stati aggrediti lo scorso sabato notte nel centro storico di Marsala da un gruppo di italiani: le vittime, stando a quanto rivela la testata Tp24, stavano passeggiando insieme a due ragazze, una delle quali incinta. I fatti sono avvenuti intorno alle tre del mattino, mentre le due coppie si accingevano a tornare a piedi verso casa. In via Garibaldi, a due passi dal Municipio, si è consumata l'aggressione improvvisa e immotivata da parte di un gruppo di marsalesi, probabilmente ubriachi, che dapprima hanno scagliato una sedia e il tavolo di un bar contro la giovane incinta, che è stata colpita ad un fianco, quindi hanno infranto delle bottiglie e inseguito i due stranieri raggiungendoli all'incrocio con Via Abele Damiani. Al grido di "africani di merda, dovete morire!" i due giovani sono stati malmenati. Anche chi ha tentato di prendere le loro difese è stato picchiato. "Non capivo nulla di quello che succedeva, mi tiravano di tutto", ha raccontato una delle vittime a Tp24, mentre un'altra ha parlato di un'aggressione che ha visto il coinvolgimento di almeno venti picchiatori. I due ragazzi africani hanno fatto ricorso alle cure mediche del Pronto Soccorso di Marsala: uno ha riportato contusioni mentre l'altro un profondo taglio a una mano. Determinante è stato l’intervento delle volanti della polizia che hanno scongiurato il peggio.
Quello di sabato scorso è stato l'ennesimo episodio di razzismo a Marsala, città storicamente accogliente che tuttavia negli ultimi mesi è stata protagonista di svariate aggressioni. Circa un mese fa un ragazzo africano è stato accerchiato da un gruppo di giovani italiani: uno di loro lo avrebbe preso a calci e pugni, lasciandolo a terra in una pozza di sangue. Il pestaggio sarebbe stato molto violento e la vittima non ha avuto il coraggio di sporgere denuncia: attorno a lui si sarebbe formato persino un “cordone” di sicurezza per evitare che qualcuno potesse intervenire per soccorrerlo.