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Maria Grazia Cucinotta: “Soldi a rom e profughi? Pensiamo prima alle donne”

La Cucinotta rispondendo una lettrice del Corriere Sociale, allegato del Corriere della Sera, va giù duro parlando di finanziamenti a rom e profughi. E scatena le ire dell’Osservatorio sul razzismo in Italia.
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Maria Grazia Cucinotta
Maria Grazia Cucinotta

“Sento tutti i giorni finanziamenti verso rom e profughi, ma non sarebbe più giusto pensare ai bisogni di donne che pur volendo fuggire alla violenza si ritrovano da sole?” Chi l'ha detto? Matteo Salvini? Beppe Grillo?  Macché. A mettere nero su bianco queste parole è stata l'attrice (oggi anche produttrice) Maria Grazia Cucinotta. Da qualche tempo la Cucinotta gestisce una rubrica di “posta femminile” sul Corriere Sociale, un allegato mensile del Corriere della Sera che si occupa di terzo settore e di problemi di persone in difficoltà e sull’ultimo numero, in edicola nelle scorse ore, ha risposto ad una lettrice che le chiedeva consiglio in merito ad una possibile separazione dal marito. La bellissima attrice le ha risposto che lei ed altre donne, “sono costrette a subire perché lo Stato non le aiuta” chiedendosi, poi, per quale motivo, invece di essere destinati alle donne italiane in difficoltà, i fondi pubblici vanno a finire “verso” rom e profughi. Tra l’altro, in una risposta precedente, la Cucinotta aveva espresso l’idea di inserire un’ora di studio nelle scuole dedicata “ad amare l’altro”, un concetto stridente con quello scritto appena qualche rigo dopo. Ancor più stridente, se si pensa che è scritto proprio su un giornale che dovrebbe fare informazione corretta a tutela dei soggetti più deboli, proprio come i rom e i profughi.

L’Osservatorio sul Razzismo in Italia si è quindi espresso duramente contro la Cucinotta in una nota pubblicata su Facebook: “Sul numero di oggi del Corriere Sociale in una pagina intitolata ‘Insegniamo il rispetto nelle scuole’, viene pubblicata una lettera di una madre, Elisabetta, che racconta come dopo 25 anni si è lasciata con il marito e di come i due figli siano partiti per il Nord per studiare. La lettera finisce con la donna che dice che vuole riprendersi la sua vita ma non ha un lavoro e dice ‘senza lavoro non c'è dignità, È questo il vero problema di tante donne. Cosa potrei fare?’. L'attrice e regista a questo punto non trova nulla di meglio da dire che non capisce come mai sente spesso parlare di finanziamenti dati a rom o profughi, mentre sarebbe più giusto pensare prima ai bisogni di donne come la madre. Ecco, fare la scala del "più giusto", di chi è più sfigato, chi merita essere aiutato e chi no. È qualcosa di disgustoso. A questo si aggiunga che i soldi per i profughi non sono dati dallo Stato Italiano ma dall'Europa, e quindi non sarebbero spendibili per il caso citato e che tra i rom, che in maggioranza sono italiani o comunitari e hanno quindi gli stessi diritti di Elisabetta, vi sono tante donne che si trovano esattamente nella stessa situazione. Forse è bene che di immigrazione ne parli chi abbia una minima conoscenza del tema e non solo chi opina per ‘sentito dire’”

La risposta di Maria Grazia Cucinotta contenuta nel periodico Corriere Sociale.
La risposta di Maria Grazia Cucinotta contenuta nel periodico Corriere Sociale.
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