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Maria Chindamo, la registrazione choc: “Lei non c’è, ma la sua auto è coperta di sangue”

“Vincenzo, buongiorno, sono qui ad aspettare Maria, lei non c’è ma la macchina è coperta di sangue”. Così il collaboratore di Maria Chindamo ha allertato suo fratello Vincenzo il giorno della scomparsa della donna, il 6 maggio 2016, quando sul luogo convenuto per l’appuntamento a Limbadi, l’agricoltore ha trovato la Dacia Duster di Maria coperta di sangue e accesa. La Procura di Vibo indaga per omicidio e occultamento di cadavere.
A cura di Angela Marino
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"Vincenzo, buongiorno, sono qui ad aspettare Maria, lei non c'è ma la macchina è coperta di sangue". Così il collaboratore di Maria Chindamo ha allertato suo fratello Vincenzo il giorno della scomparsa della donna, quando sul luogo convenuto per l'appuntamento l'agricoltore ha trovato la Dacia Duster di Maria coperta di sangue, accesa. Di lei nessuna traccia. La registrazione della chiamata avvenuta quella mattina tra l'agricoltore e il fratello di Maria (che oggi ha ‘adottato' i suoi tre figli) è stata diffusa da ‘Chi l'ha visto' nell'ultima puntata della stagione:

Collaboratore: Vincenzo buongiorno, scusami  per il disturbo io sono qua Maria doveva venire per un trattamento qua c'è la sua macchina, funziona, ma è piena di sangue come mai lei non c’è?

Vincenzo: Non ho capito… Ripetimi. Maria dov'è?

Collaboratore: Maria doveva venire qua per fare un trattamento no?

Vincenzo: Sì

Collaboratore: cancello nostro la macchina è accesa ma è piena di sangue, come mai?

Vincenzo: la macchina di Maria? E non lo so e Maria no non c’è?

Collaboratore: Sì l’ho chiamata e nemmeno mi risponde

Vincenzo: Vabè aspetta che arrivo subito.

I fatti risalgono al 6 maggio 2016, quando la mamma quarantaquattrenne è stata vittima, secondo le ipotesi della Procura, di un'imboscata da parte dei suoi assassini. Maria aveva stabilito di incontrare un suo dipendente davanti al cancello della proprietà agricola di famiglia, intorno alle 7 e 30 del mattino. Quel giorno, tuttavia, come fatto emergere da Nicodemo Gentile, avvocato di parte civile, Maria era seguita da una Golf di colore grigio intercettata dalla videosorveglianza. Da oltre un anno la Procura di Vibo  indaga per omicidio e occultamento di cadavere e ha già perquisito diverse proprietà nelle campagne di Limbadi, dove la l'imprenditrice di Laureana di Borrello è scomparsa. Sin dal primo momento i sospetti sono caduti sulla famiglia dell'ex marito di Maria, Ferdinando Punturiero, morto suicida esattamente un anno prima della scomparsa di Maria, dopo la fine del loro matrimonio.

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