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Marco, travolto e ucciso a 17 anni a Modena: “Giovane scout, amava basket e musica”

Marco Salmi, un ragazzo di diciassette anni, è morto ieri mattina dopo essere stato travolto da un’auto a Modena. Come ogni giorno, l’adolescente stava raggiungendo con la sua bici la fermata dell’autobus che lo avrebbe portato a scuola, all’istituto agrario di Castelfranco Emilia: “Un ragazzo buono, sempre sorridente”.
A cura di Susanna Picone
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Si chiamava Marco Salmi il ragazzo di diciassette anni morto nella mattinata di ieri, mercoledì 8 gennaio, mentre in sella alla sua bici è stato travolto da un’auto a Modena. Marco è morto mentre, col suo zaino sulle spalle pieno di libri, stava per raggiungere la fermata per prendere l’autobus che lo avrebbe portato a scuola, all’istituto agrario Spallanzani di Castelfranco Emilia, nella provincia di Modena. Il tragico incidente è avvenuto poco distante dalla casa in cui il diciassettenne viveva con i genitori e i fratelli. L’adolescente, secondo quanto ricostruito, stava attraversando la strada quando una Opel Corsa lo ha investito sbalzandolo ad alcuni metri di distanza. Erano da poco passate le 7 di mattina, la strada ancora buia. L’urto è stato violentissimo. L’automobilista, risultato negativo sia all’alcoltest che a quello della droga, non è riuscito ad evitare l’impatto. Il giovane è morto poco dopo all'ospedale di Baggiovara.

I genitori hanno deciso di donare cornee e tessuti – La tragica notizia ha sconvolto quanti conoscevano il ragazzo. In tanti descrivono la giovanissima vittima di Modena come un ragazzo buono, sempre sorridente, "che non avrebbe fatto male a nessuno". “Marco, con i genitori e la sorella Lucia, frequentavano con assiduità la nostra chiesa”, le parole di don Boguslaw Kulesza, il sacerdote che ieri sera ha tenuto un rosario per il giovane travolto in bicicletta. Il diciassettenne era impegnato con i boys scout, aveva giocato a basket e ultimamente si era interessato anche al mondo della musica. “Seguiva lezioni di pianoforte, avrebbe voluto suonare”, ha raccontato uno zio. I genitori dopo la tragedia hanno deciso di donare cornee e tessuti.

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