Maratea, accorrono per un incendio a bordo strada e trovano cadavere carbonizzato di un 19enne

Macabra scoperta nelle scorse ore a Maratea, in provincia di Potenza, dove i soccorritori intervenuti per un incendio di sterpaglie a bordo strada hanno trovato il corpo senza vita e carbonizzato di un ragazzo di 19 anni. Il terribile rinvenimento nella tarda serata di ieri, mercoledì 30 luglio, sul margine della Strada Statale 18 Tirrena Inferiore nel territorio di Maratea al confine con Sapri, in provincia di Salerno.
I soccorsi erano giunti sul posto a seguito di una segnalazione di un principio di incendio di sterpaglie sulla trafficata via di comunicazione, soprattutto in questi mesi estivi, in particolare all’altezza di una piazzola di sosta panoramica in direzione Sapri. Una volta sul posto, i vigili del fuoco e i carabinieri di Lauria si sono imbattuti in un’auto abbandonata proprio lungo la piazzola segnalata ma stranamente aperta e con le chiavi inserite nel quadro. All'interno anche un telefono cellulare e i documenti di un govane.
Una situazione anomala che ha spinto i soccorritori a decidere di scandagliare la zona sottostante dove c'era stato l’incendio. Per ispezionare la zona, i vigili del fuoco hanno utilizzato anche dei droni imbattendosi poco dopo nel cadavere carbonizzato in un dirupo, identificato poi come un 19enne residente nella provincia di Salerno e proprietario del veicolo lasciato incustodito e non interessato dalle fiamme. Sul posto anche il magistrato di turno.
Sono in corso ora le indagini dei carabinieri del comando di Lagonegro, coordinati dalla locale procura della Repubblica, per accertare i fatti. Per ora si indaga a tutto campo anche se sarebbe esclusa l’ipotesi di un incidente stradale. Dai primi rilievi sul posto, inoltre, non sono emersi segni di violenza sul cadavere né tracce che possano far pensare a responsabilità di terze persone. L'assenza di area boschiva nei pressi della piazzola porterebbe ad escludere anche la possibilità che il giovane volesse appiccare un incendio. Gli investigatori stanno analizzando le ultime ore di vita e la situazione personale e famigliare del giovane per capire se si tratti di un gesto volontario.