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Mara Farci, in coma da 2 mesi in Australia, torna in Italia: 70mila euro raccolti con le donazioni

I genitori di Mara Farci sono riusciti a a riportarla in Italia grazie a una raccolta fondi attivata dal sindaco del comune d’origine della ragazza, Fluminimaggiore, nel Sud Sardegna. In 5 giorni sono stati raccolti 70mila euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Mara Farci, in coma da due mesi in Australia a causa dell’anoressia, è finalmente tornata in Italia. I familiari della 30enne originaria di Fluminimaggiore, comune del Sud Sardegna, ricoverata da due mesi all'Alfred Hospital di Melbourne, lo devono ad una raccolta fondi avviata dal sindaco Marco Corrias. 70mila euro il denaro raccolto.

Per il viaggio della giovane stato necessario noleggiare una parte dell'aereo che da Perth ha raggiunto Fiumicino. Accanto a lei gli stessi genitori e un medico della Medical Connect, che l'ha assistita durante il tragitto.

Mara, laureata in giurisprudenza, era impiegata nell'amministrazione comunale di Fluminimaggior, ma aveva chiesto due anni di aspettativa dal lavoro per poter andare in Australia, il suo sogno: ha lasciato così la Sardegna ed è andata a fare la ragazza alla pari dall'altra parte del mondo.

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Ma la giovane ha dovuto fare i conti con quel male che la affligge da sempre: l'anoressia. Il suo corpo ha ceduto. "Ha avuto un collasso degli organi interni, all'Alfred Hospital di Melbourne i medici l'hanno presa per i capelli – racconta il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias – I genitori sono partiti immediatamente".

I medici hanno da subito consigliato di riportare la ragazza a casa, ma i costi per il viaggio erano proibitivi per la famiglia. Così, il sindaco di Fluminimaggiore ha avviato un fundraising.

"Oltre al dolore per la condizione della figlia, i genitori hanno dovuto fare i conti con il costo della vita che è carissimo. Per il pernottamento in un albergo hanno contribuito i compaesani. Ma poi le spese per il viaggio di ritorno si aggiravano tra i 45 e i 50mila euro. E allora abbiamo attivato una raccolta fondi su un sito internet e nel giro di 5 giorni abbiamo raccolto 70mila euro", aggiunge il sindaco al Messaggero

Trasportata a Roma con un volo della Qantas, la 30enne sarda ora respira in modo autonomo e dopo un breve periodo al Policnicico Gemelli, potrà ritornare nella sua terra, in un ospedale attrezzato con la rianimazione.

"I medici dicono che non si tratta più di un problema farmacologico. La giovane respira, però non si sveglia. Sono quelle situazioni imponderabili, si può svegliare da un momento all'altro" spiega il sindaco di Fluminimaggiore.

Ma la speranza di tutti è che Mara ritorni alla vita al 100%.

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