10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mangia sushi e si sente male: 21enne salvata da un trapianto di fegato, era malata di cirrosi

La storia di Caltrina Bunjak, 21 anni, arrivata all’ospedale di Torrette di Ancona in gravissime condizioni: “Qui hanno davvero fatto un miracolo, non pensavo di essere così grave”. L’incubo della ragazza di origini albanesi, residente a Foligno, è cominciato lo scorso 24 gennaio: il giorno prima aveva consumato sushi…
A cura di Biagio Chiariello
10 CONDIVISIONI
Immagine

Una grave forma di cirrosi epatica la stava portando via dall'affetto dei suoi cari. A salvarle la vita è stato un trapianto di fegato donato in emergenza. Caltrina Bunjak, commessa di 21 anni, origini albanesi ma nata a Foligno, pochi giorni fa è stata dimessa dall'ospedale regionale Torrette di Ancona dopo due mesi di inferno.

Tutto è cominciato lo scorso 24 gennaio, quando si è svegliata con la pelle e gli occhi gialli e un fortissimo dolore allo stomaco. La sera prima la ragazza aveva mangiato sushi, ma il tempo e le indagini di laboratorio hanno confermato che quel cibo aveva soltanto avuto un ruolo accelerante di una patologia di cui Cantrina non era a conoscenza, come racconta al Resto del Carlino: "Ho subito fatto le analisi del sangue, ma le cose sono peggiorate e in pochi giorni sono passata da Foligno alla rianimazione di Ancona dove sono arrivata il 27 gennaio in eliambulanza".

Da lì in poi la situazione precipita. Anche perché pochi giorni dopo il trapianto ha una crisi di rigetto: "Mi hanno dovuto rimettere in rianimazione e lì sono rimasta per parecchio tempo prima che potessi tornare ad aprire gli occhi. Onestamente non ho mai pensato che il mio problema fosse così grave, addirittura al punto da richiedere un trapianto. Ora lo posso dire, è stato un miracolo quello fatto dal professor Vivarelli e il suo staff e quello della dottoressa Cerutti in rianimazione" racconta.

Prima di tornare a casa Caltrina resterà ad Ancona per qualche giorno sottoponendosi ai controlli di routine: "Sono con mia madre, stiamo in un appartamento qui vicino; mia sorella è con mio padre a Foligno. Non vedo l’ora di rivedere gli amici e di tornare al lavoro. Del resto sto bene e miglior giorno dopo giorno. A parte una pillola quotidiana per tenere sotto controllo il fegato e alcune tipologie di cibo posso fare ciò che facevo prima".

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views