Manager di un hotel di Venezia accetta le mance dei tassisti e viene licenziata, il giudice: “Va riassunta”

Aveva accettato mance da parte dei motoscafisti-tassisti che trasportavano i clienti in hotel e per questo era stata licenziata. Tutto è successo a una manager di un prestigioso hotel di Murano, in provincia di Venezia.
Stando alle prime informazioni, la donna aveva raccolto con le mance un totale di circa 28mila euro: aveva poi diviso la somma con tutto il personale. A ognuno è toccato una media di 200 euro a testa. In hotel però accettare le mance da fornitori esterni è vietato proprio dal regolamento interno e per questo è scattato il licenziamento della manager anche se sono stati tutti i dipendenti avevano incassato la cifra. La donna ha avviato così causa legale: si è rivolta al un avvocato e ha impugnato il licenziamento.
L'avvocato della lavoratrice, il legale Leonello Azzarini, davanti al giudice ha sottolineato che il regolamento interno non era stato comunicato in modo chiaro ai dipendenti. Alla fine la giudice dalla sezione lavoro del Tribunale di Venezia ha deciso per respingere la richiesta di risarcimento avanzata dall'azienda e dichiarato illegittimo il licenziamento: quello che è successo non è così grave da giustificare il licenziamento. Inoltre il datore di lavoro nel corso del tempo aveva tollerato, senza dire nulla e in modo chiaro, quello che stava succedendo nel tempo.
La manager è stata riassunta e nei suoi confronti c'è stato un risarcimento pari a 8 mensilità. La donna alla fine ha rinunciato al reintegro del posto di lavoro optando così per le 14 mensilità.