Maltempo, temporali e nubifragi sull’Italia: l’elenco delle regioni a rischio allerta
L'ondata di maltempo che in queste ore si è abbattuta sulla Sardegna causando danni e disagi anche sull'Isola dopo aver messo già in ginocchio la Spagna, sta per raggiungere anche il resto dell'Italia con tutto il suo carico di temporali, nubifragi e grandinate. La vasta area di bassa pressione che si è insediata sul Mediterraneo, infatti, sta avanzando velocemente verso la Sicilia e le altre regioni del Paese dove nelle prossime ore assisteremo ad una marcata instabilità atmosferica caratterizzata da fenomeni temporaleschi che localmente assumeranno anche carattere di forte intensità. Fenomeni meteorologici che nell'impatto sulle diverse aree della Penisola potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche. Per questo la Protezione civile ha deciso di diramare un avviso di allerta per condizioni meteo avverse per la giornata di domani, giovedì 29 agosto, su diverse regioni del Paese.
Maltempo, allerta gialla in sei regioni
L'avviso prevede già dal tardo pomeriggio di mercoledì precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale sulla Sicilia in estensione agli altri settori peninsulari. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Come spiegano dalla Protezione civile nazionale, "sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello già diffuso".
In particolare sono sei le regioni sotto osservazione per il rischio maltempo e per le quali è stata diramata una allerta gialla per giovedì 29 agosto. Si tratta di Sardegna e Sicilia dove le precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale continueranno ad insistere anche nella giornata di domani, ma anche Calabria, Basilicata, Umbria e Abruzzo dove in particolare l'attenzione è posta sui bacini occidentali.